Il CasualCore di Baracuta
Il rilancio del casual e la reinterpretazione di un'icona
10 Giugno 2019
Da Hollywood fino a Harvard e Yale, ai concerti di Elvis Presley o sulle Lambrette dei Mods, la storia di Baracuta ha attraversato quasi mezzo secolo di cultura occidentale diventando un brand simbolo di stili ed eredità culturali differenti.
Dopo aver dominato lo stile a metà del '900 il casual di Baracuta sembra poter tornare a soddisfare le esigenze estetiche delle nuove generazioni, grazie a capi senza tempo come la Harrington Jacket. Il brand ora non sembra solamente un’immagine intatta di sé stesso ma si sta inserendo in un mercato più ampio grazie a collaborazioni con brand di streetwear e a una nuova ricerca sul proprio archivio. Cambiano i materiali e i fit, che riscrivono le basi della moda casual e riavvicinano il gusto comune verso silhouette più lineari e sartoriali.
Con un patrimonio culturale come quello di Baracuta la rivisitazione può essere un approccio dalla doppia efficacia, che si alimenta del dialogo tra le nuove tendenze e la propria legacy. In un mercato sfuggente come quello della moda anche i grandi brand dalla forte tradizione devono mantenere un’attenzione particolare su quelli che sono i trend. A conferma di questo nella SS19 il brand ha sperimentato l'uso del tinto in capo e l'uso del Nylon sulla storica G9, tecniche e materiali mai sperimentati prima ma adottati da molti brand anche grazie alla crescita di altri marchi casual come Stone Island e C.P. Company. La rivisitazione in alcuni casi ha coinciso con cambiamenti molto più netti, come nella collaborazione con Engineered Garments, nel quale è stato tolto dai lati uno dei simboli della Harrington: la fodera in Fraiser Tartan. Il motivo a scacchi del clan Lovat di Scozia è uno dei simboli di Baracuta fin da quando i due fratelli Miller - fondatori del brand di Manchester - chiesero il permesso a Lord Simon Christopher Joseph Fraser, Comandante del clan in persona e noto per essere uno degli uomini più cool dell’esercito di sua Maestà a cavallo tra le due guerre.
Nella moda dei drop e delle release esclusive molto difficilmente la forma riesce a coincidere con una precisa identità, per Baracuta per certi versi il problema sembra essere opposto, la tradizione ha nascosto in molti casi la varietà e l'originalità, dai tessuti ai pattern, che trovano sfogo proprio nelle collaborazioni.
Il brand inglese negli ultimi anni ha presentato collaborazioni che riflettono un nuovo gusto street, con realtà consolidate e non che hanno sempre dimostrato una certa affinità con il gusto cool Britannia di cui Baracuta è stato promotore. Da Stüssy a Noah fino a M1992, le ultime collabo si inseriscono in un preciso immaginario, vicino alla cultura skate, fenomeno che più di ogni altro ha aiutato l'accettazione di di pantaloni regular e fit comodi.
Seppur con storie diverse rispetto a quelle che lo hanno legato ai gruppi ska, alla Swinging London e alla Gioventù Bruciata descritta nel 1955 da James Dean e Nicholas Ray, il brand negli ultimi anni sta trovando affinità con l’espressività aggressiva delle nuove sottoculture.
Anche negli ultimi progetti Baracuta mantiene lo stesso dialogo con l’arte, un esempio è il progetto presentato durante l’ultima Milano Design Week "The World Within", in cui danza, scultura e musica raccontano Baracuta e WP, il gruppo che ha acquistato il brand nel 2012.
Proprio come alla vigilia della Seconda guerra è la middle class, e non quella del Golf Club di Manchester, a rilanciare il Baracuta, adottandolo come simbolo di un gusto che sta andando sempre di più verso una semplificazione dei volumi. La riscoperta del brand di John e Isaac Miller è la naturale conseguenza dello stile Heritage, Normcore e Workwear, scomposti proprio nell’Harrington Jacket.
Altra chiave di lettura del successo recente del brand è quella del successo del custom, che ha trovato una sfida non solo nelle sneaker ma proprio nella reinterpretazione di classici per molto tempo intoccabili come la G9, un esempio è la collezione che verrà lanciata in occasione di Pitti Uomo con Atelier & Repairs, che rielabora l'iconica giacca con patch e pattern colorati.
Se i social network sono un riflesso più o meno veritiero della nostra personalità, l’idea su quello che è diventato Baracuta possiamo averla guardando il feed di Instagram del brand. Tutto si equilibra in termini cronologici, tra architetture moderniste a Seoul, scatti d’archivio della cultura pop inglese e macro su bottoni e pattern. L’eleganza moderna e adeguata ha ancora un posto nella varietà di linguaggi della moda.