Qualche settimana fa, girovagando su Instagram, mi sono imbattuta in alcune immagini pubblicate dal magazine americano GQ che ritraevano un redivivo Keanu Reeves come non l'avevo mai visto. Cappotto sartoriale nero, completo con panciotto gessato, camicia bianca, occhiali da sole scuri e capello lungo. E ancora, con dolcevita nero, coordinato doppiopetto bianco Louis Vuitton, pantaloni di The Row e mocassini in rettile firmati Tom Ford.
Un nuovo Keanu.
Negli scatti in bianco e nero di David Jackson l'attore canadese diventa un personaggio magnetico, carismatico e misterioso: si cela dietro le lenti scure, ma allo stesso tempo sembra rivelare una fragilità e una malinconia inattese. Keanu in queste immagini rivela tutta la sua età, a tratti quasi spezzato dal passato che si porta dietro.
Sono gli anni Novanta il periodo di maggior successo per Reeves, che incontra la fama planetaria grazie a pellicole come Matrix, Speed, Point Break, L'Avvocato del Diavolo. E' bastato poco perché diventasse un sex symbol, emblema insieme a Winona Ryder di un'estetica dimessa ma assolutamente glam, che è rimasta una preziosa fonte d'ispirazione per il mondo della moda fino ai giorni nostri.
C'è il tocco da re Mida di Anthony Vaccarello dietro alla nuova serie di immagini che qualche giorno fa hanno catalizzato l'attenzione del mondo. Questa volta davanti all'obiettivo di David Sims, Keanu diventa il nuovo volto della maison Saint Laurent. Pochi scatti, ma che restituiscono subito quell'attitude un po' rock'n'roll e ribelle tipica dell'uomo Saint Laurent, e di Reeves stesso.
Con Saint Laurent Reeves scopre un nuovo e inaspettato capitolo, ricordandoci perché negli anni Novanta il mondo si era innamorato di lui.