La review della collezione FW19 di Saint Laurent
Silhouette scultoree, tinte fluo e self confidence
27 Febbraio 2019
Piazza del Trocadero. Ai piedi della Tour Eiffel Anthony Vaccarello porta in scena il suo ennesimo omaggio a Yves Saint Laurent, tra ispirazioni allo storico profumo Opium e riferimenti alla collezione di haute couture della primavera 1971 Scandal.
In una notte illuminata ad hoc, la passerella si riempie di cloni di Betty Catroux, Bianca Jagger e Catherine Deneuve, donne forti e consapevoli del propri fascino che si vestono per loro stesse e per nessun altro. Scelgono silhouette dalle linee scultoree, dal sapore Eighties, con le spalle in primo piano che mettono in risalto i capispalla e i minidress scultorei. Giocano col menswear, con i cappotti sartoriali e i completi portati sulla pelle nuda (impossibile non citare il suit bianco che ricorda quello iconico di Bianca Jagger), ma urlano la loro femminilità con micro-shorts, bluse in seta trasparente, top in rete, abiti iper sexy, blazer in vinile, pantaloni dal taglio affilato e una pioggia di cristalli, maxi ruches, paillettes, fiocchi.
Oltre 100 look che comprendono anche molti outfit dedicati all’uomo, un giovane rock’n roll che ama il fit aderente, il nero e le righe bicolor, come quelle che rendono speciale le micro giacche, le stesse apparse in anteprima nel video di Travis Scott Can't say.
Vaccarello spinge l’acceleratore su una moda citazionista (da YSL a Hedi Slimane), edonista, pensata per individui dalla forte personalità e non importa che siano uomini o donne. Quello che conta è che abbiano carisma e sex appeal da vendere. Lo show continua alternando varie declinazioni di questo mood, poi, improvvisamente, il grande cubo costruito dalla maison Saint Laurent con un particolare gioco di luci nascoste e specchi svela un finale fatto di abiti cocoon, pelliccie e piume che tanto ricordano Monsieur Yves, ma fluo, in tonalità acide. Un effetto in bilico tra un video pop anni Ottanta e Yayoi Kusama che il front row pieno di celebrities applaude.