Ecco chi è Michèle Lamy, la donna dalle mani ricoperte d'inchiostro
La talentuosa donna dietro al successo di Rick Owens
30 Gennaio 2019
Su Instagram ha oltre 19mila follower, ma chissà quanti di loro la conoscono veramente. Stiamo parlando di Michèle Lamy, la donna dalle mani ricoperte d’inchiostro, i denti placcati d’oro e il look da sfinge che spesso vediamo comparire negli scatti di street style e nei front row delle sfilate. In molti sapranno che è moglie e musa di Rick Owens ma qual è la storia dietro questo personaggio sfuggente, misterioso, magnetico, impossibile da non notare?
Il suo background è un groviglio di realtà e mitologia
I rumors dicono che provenga da una famiglia di zingari di origine algerina, che il nonno realizzasse accessori per Paul Poiret e che sia nata in Jura, una piccola regione della Francia orientale, ma nessuno sa esattamente in quale anno (anche se qualcuno ipotizza il 1944). Ha studiato legge e, dopo qualche anno di praticantato come avvocato difensore, ha lasciato i corsi di giurisprudenza per fare la ballerina di cabaret, per poi trasferirsi in America. Di lì a poco darà alla luce la figlia Scarlett Rouge, ora artista esoterica, mentre nei primi anni '90 inaugurerà il ristorante Café des Artistes e il club Les Deux Cafés. Quest’ultimo, chiamato così perché occupa per metà un parcheggio pubblico di Hollywood Boulevard, diventa presto l’epicentro della controcultura losangelina più cool, punto d'incontro di personaggi come Madonna, Joni Mitchell, Sharon Stone, David Lynch, Marilyn Manson, Brett Easton Ellis e Chloë Sevigny. Tra le varie attività gestite da Michèle negli anni '90 c'è anche Lamy, la sua linea di vestiti e accessori, in cui avrà l'onore di lavorare un talentuoso designer, un certo Rick Owens. I due presto si innamoreranno e cambieranno il nome di Lamy con quello del designer, trasformando questa piccola laber in un colosso mondiale del fashion. Il resto è storia.
Michèle e Rick Owens: anime gemelle
“Ci completiamo così bene che il nostro rapporto è come chiedere a un fascista e a uno zingaro di organizzare insieme una guerra.”
Ha dichiarato una volta, usando una metafora azzardata, Owens parlando dell’amata moglie da lui descritta come “una sfinge ipnotizzante” al cospetto della quale lui appare come un uomo noioso e conservatore. I due si incontrano per la prima volta nel 1990, a Los Angeles quando Michèle è alla ricerca di un pattern maker per la sua azienda. Rick si presenta al colloquio di lavoro con una bandana con dei teschi un look un po’ Mex-Tex, lei lo trova interessante e lo assume. Una sera mentre Lamy si trovava a Parigi un uomo ubriaco bussò alla sua porta. Era Rick Owens che fuori di sè le disse:
“Io ho una cotta per te e tu hai una cotta per me!”
FU l'inizio di quella storia d’amore che dura da quasi trent'anni.
Lamy ha un talento multiforme
Qualcuno crede che sia una strega. Di certo non è solo la sposa, musa e ispiratrice di Rick Owens. Lamy è una donna dai mille talenti. C’è quello per il design: è possibile percepire la sua visione estetica dietro alla linea di mobili di Owens, dietro le sedie in marmo brutalista, le panche in acciaio o i cuscini ricoperti di peli di cammello testurizzati. C’è l’amore per l’arte. Ogni suo progetto sfida le convenzioni e salta liberamente tra mondi diversi: dalle installazioni a bordo di chiatte di Bargel e Bargennale durante Frieze London e la Biennale di Venezia ai ristoranti melting pot; dalle installazioni multimediali ai gioielli creati con Loree Rodkin fino a Lamyland x Selfridges, corner shop nel grande magazzino londinese dedicato all'arte e al pugilato.
C’è la passione per la musica. Da sempre Michèle ama esibirsi live e cantare con la sua voce roca i versi del poeta degli anni '20 Langston Hughes. Lo fa con i LAVASCAR, band composta da lei, dalla figlia Scarlette Rouge e dall’artista Nico Vascellari e lo ha fatto per The Road: Part II/Lost Highway, nuovo album di UNKLE, il progetto di James Lavelle, che uscirà il 29 marzo. Ha perfino diviso il palco con A$AP Rocky per una performance durante l’Art Basel Miami.
Tutti la adorano.
C'è qualcosa di assolutamente magnetico in Michèle Lamy e non parliamo solo dell'immagine. È qualcosa nel suo modo di fare, nel suo carattere solare e positivo a dispetto del look dark. Forse per questo motivo tutti la amano, la cercano, vogliono collaborare con lei. Nessuno sa resisterle: da Courtney Love (una delle prime a credere nel talento di Owens e a indossarne le sue creazioni) a sua figlia Frances Bean Cobain, da A$AP Rocky a Kanye West, da Nicki Minaj a Iris Apfel, dal suo protegè Gareth Pugh a FKA twigs che l'ha voluta in versione creatura acquatica come protagonista del video di Figure 8, contenuto in M3LL155X.
Michèle Lamy è l’ultima vera eccentrica del mondo della moda
Il suo stile è talmente unico che è quasi impossibile non notarla, anche in quel terreno di stravaganza che possono essere le fashion week. La sua è un’estetica complessa che ha trovato la chiave perfetta nella cultura nomade: fisico minuto e nervoso (spesso esaltato dagli abiti di Owens), carnagione olivastra, magnetici occhi azzurri incorniciati dal makeup da sfinge egizia, denti d'oro e di diamanti, dita macchiate di nero grazie ad una tintura vegetale giapponese e ricoperte da una sfilza di anelli-amuleto e infine una linea verticale dipinta sulla fronte (come ha svelato lei stessa, "simbolo che la tiene radicata a terra").
Michèle è una dea pagana che ipnotizza e incuriosisce chiunque ne incontri lo sguardo. Interrogata sulle origini del suo stile ha raccontato:
“Sono rimasta assolutamente sedotta dai Berberi, che sono un gruppo etnico indigeno in Nord Africa, durante il mio primo viaggio lì. Ero così affascinata dai tatuaggi che avevano sui loro volti. […] I denti? È successo ad L.A., dove ho trovato questo artista che era un tipo newage e mi ha convinto a ricoprirli d’oro. […] Questa è la mia evoluzione personale.”