Vi presento: Cosabella
02 Febbraio 2011
Già il nome è tutto un programma. Del resto, cosa ci si può aspettare se non qualcosa di raffinato e delizioso, da un intimo che si chiama “Cosabella”?
Italiano di origine, i due creativi dietro il brand sono la coppia Ugo e Valeria Campello, questo marchio fa del Made in Italy il suo cavallo di battaglia, anche se poi sceglie come quartier generale Miami, in Florida, per gestire l’ampio volume di affari internazionali che lo vede protagonista.
Nato nel 1983, da questo duo di creativi dello stivale, velocemente COSABELLA, si è imposto nel mercato mondiale, grazie ad uno stile che miscela quella tradizione di design tipicamente italiana con il gusto e l’amore per l’intimo, tutto americano.
E se poi molte di noi, l’hanno conosciuto per la liason nata con il telefilm-cult Sex and the City, cui Cosabella ha dedicato diverse collezioni, ognuna ispirata a una delle quattro ragazze di Manhattan, è giusto ricordare che il brand è soprattutto noto per il suo uso di colori vibranti e all'avanguardia.
La sua filosofia è semplice e vincente: offrire alla donna una biancheria intima capace di riflettere ogni suo stato d'animo, attraverso collezioni che sono disponibili in decine di tonalità diverse, con nuovi accenti e nuove nuances introdotte ogni anno.
Meno famoso in Italia, rispetto al suo competitor più prossimo, il marchio Victoria’s Secret, COSABELLA gode di un discreto successo e seguito oltre oceano. Soprattutto in quel di Hollywood, dove non c’è celebrità che non sia rimasta affascinata dal suo mix di artigianato e frivolezza, comodità e spirito vivace. Per non parlare della TV che l’ha visto protagonista di diversi serial. Oltre al già citato "Sex and the City", è presente in "Grey's Anatomy", "Lost", "Nip / Tuck" e "Desperate Housewives".
Un intimo da star, insomma, che con le sue diverse linee e diverse combinazioni, si pone al fianco di tutte le donne, che in maniera differte cercano di dare sfogo e “forma” alla propria femminilità.
Perché, in fondo, diciamocelo: “Che cosa c’è di meglio di una Cosabella, per renderci uniche?”.