Tutto quello che è successo all'House Of Vans a Dubai
Siamo stati all'apertura del primo pop-up firmato Vans negli Emirati Arabi
18 Dicembre 2018
Cecilia Caruso & Vans
Appena atterri a Dubai capisci fin da subito che passerai il tuo tempo lì guardando in alto, con gli occhi rivolti a quei grattacieli in vetro che sembrano non finire mai. Ed è proprio all'interno di uno di questi avveniristici palazzi che Vans ha deciso di organizzare un evento da ricordare, la prima House Of Vans negli Emirati Arabi Uniti.
nss magazine è volato a Dubai per vedere con i propri occhi questo grande evento.
House Of Vans si propone come un’oasi di assoluta creatività, in cui recarsi per fare skate, partecipare a workshop, bere in compagnia e ascoltare buona musica. Ci sono due sedi fisse di House Of Vans, a Chicago e a Londra, quest’ultima situata in una sorta di club nascosto in un semiinterrato, in cui un giorno i Foo Fighters si presentarono sotto falso nome, finendo poi per esibirsi di fronte ad una folla di fans increduli. L'obiettivo di questa House Of Vans d'eccezione era quindi portare il mondo e l'estetica Vans in una realtà apparentemente lontana, che però si è scoperta molto vicina al brand californiano.
Day 1
Al 43°, 44° e 45° piano delle Central Park Tower nel cuore del Financial District di Dubai ha preso vita House Of Vans.
Aperte le porte dell’ascensore, ci si trovava immediatamente catapultati nell'inconfondibile mondo Vans. Sulla sinistra era stato allestito lo shop, dove poter acquistare le sneaker più iconiche del brand, arricchito da una station per la customizzazione delle scarpe, una sorta di versione in miniatura del custom lab, con l’ulteriore possibilità di personalizzare anche le T-shirt disponibili.
Spostandosi lungo il corridoio, intervallato da grandi vetrate che rivelavano tutta la città sottostante, si incontrava una piccola stanza in cui improvvisarsi modelli. Era stato infatti creato un mini studio fotografico in cui ci si poteva far immortalare vestiti Vans dalla testa ai piedi, ma accessoriati con item classici del mondo arabo, come veli e stoffe pregiate.
Poco più avanti si trovava la vera attrazione dell’evento, un mini skate-park con tanto di rampe, impreziosito da una vista a 360° su Dubai. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Dubai può vantare una vivace skate scene, con un numero sempre maggiore di ragazzi local ed europei che si appassionano allo sport. Durante House Of Vans tutti erano invitati a presentarsi con il proprio skate per allenarsi in completa libertà, non c'erano solo giovani ragazzi e ragazze a cimentarsi nei trick, ma anche bambini e ragazzini accompagnati apposta dai genitori.
Dall'altra parte, invece, erano stati allestiti il palco e il bar targato Vans. Al piano superiore si trovava una sorta di zona lounge, con grandi cuscini a scacchi su cui rilassarsi e un altro dj booth. Al 45° piano dell’edificio la smoking area era in realtà un fantastico rooftop dal quale si potevano ammirare lo skyline e l’architettura di Dubai, oltre che la casa del Sultano.
La serata di giovedì era una sorta di benvenuto al mondo Vans, sembrava di trovarsi ad una festa in casa, nel miglior senso possibile. L’atmosfera era rilassata, amichevole, si stava in compagnia senza difficoltà, tra un trick e l’altro si esibivano band local, prima di lasciare spazio ad un dj set techno.
Day 2
Il secondo giorno di House of Vans l’atmosfera se possibile era anche migliore.
Fin dalle prime ore del pomeriggio, moltissimi ragazzi e ragazze si sono presentati armati di skate, provando trick in ogni spazio possibile, scorrazzando dal park al corridoio fino ad arrivare all'area dello shop, spingendo anche l'insospettabile commesso di Vans a tirare fuori lo skate, rivelando tutto la sua tecnica da ex professionista.
Verso le 19 è iniziato il vero e proprio party, scandito da drink e waffle alla nutella. Sul palco si alternavano giovani rapper emergenti di Dubai, tutti con un pubblico di fedelissimi in prima fila, alternati a giovani skater che volevano cimentarsi in qualche rima. Dal rapper che raccontava della sua ultima storia finita male, a quello che salutava l'amico finito da poco in carcere, il pubblico era entusiasta delle performance viste sul palco.
Con qualche ora di ritardo è arrivato anche lo skate team ufficiale di Vans, reduce da una cena ad alto tasso alcolico e con qualche dito rotto, che però ha fatto capire fin da subito il livello tecnico dei suoi membri. La velocità con cui skatevano in mezzo al park, saltando, incrociandosi, dandosi il cambio, è veramente impressionante. Per far divertire il pubblico presente e mostrare al meglio le capacità di questi skater, si è improvvisato un gioco in cui veniva annunciato al megafono un trick da fare, gli skater avevano tre tentativi per riuscirci, e in caso di successo sarebbero stati ricompensati con qualche banconota di Dirham, da prendere rigorosamente al volo dallo skate. Un pizzico di sana competizione ha acceso il gioco, e skater professionisti e non hanno fatto divertire tutti i presenti.
La serata si è conclusa poi con la performance di uno dei rapper più hot di Dubai, Freek, che dopo aver aperto il set con le hit di Travis Scott e A$AP Rocky, ha cantato alcuni dei suoi pezzi, scendendo anche a ballare in mezzo al pubblico. La vibe rilassata e amichevole della giornata si è fatta cool e scatenata con il calare della notte.
Ci sono voluti due anni di lavoro per dare vita ad House Of Vans a Dubai, ma a detta sia dei partecipanti all'evento che degli organizzatori, gli sforzi sono stati ripagati. Nella cornice innovativa e futuristica della città degli Emirati Arabi, Vans è rimasta fedele a sé stessa, riuscendo nell'impresa di unire due mondi apparentemente lontani anni luce.