Il logo Jumpman di Nike non ha violato nessun copyright
Bocciate le accuse di plagio del fotografo Jacobus Rentmeester
01 Marzo 2018
Nike è stata scagionata.
Una corte d'appello federale ha dato ragione alla multinazionale dell'abbigliamento sportivo accusata nel 2015 dal fotografo Jacobus Rentmeester di aver infranto il diritto d'autore con il famoso logo della linea Air Jordan.
L’uomo aveva realizzato per la rivista Life un'immagine di Michael Jordan per un servizio in vista delle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, l'anno in cui il campione passò ai Chicago Bulls: in volo, gambe divaricate, proteso verso il canestro con la palla in una mano.
La Nike pagò al fotografo 15mila dollari per l'utilizzo della sua foto per due anni ma poi ne fece realizzare un'altra, poi diventata celebre come "Jumpman", il logo della Air Jordan.
Secondo Rentmeester, l'immagine usata dalla Nike era troppo simile alla sua e, per questo, nel gennaio 2015 ha fatto causa al colosso dello sportswear.
Ora una decisione 2-1, la Corte d'Appello del Nono Circuito degli Stati Uniti ha stabilito che la foto dell’uomo non era così tanto simile al famoso logo. Più precisamente, la sua foto ha uno sfondo diverso, un'illuminazione e altri attributi visivi che la differenziano completamente dal Jumpman.
Nella dichiarazione ufficiale della corte si legge:
"Proprio come Rentmeester ha fatto una serie di scelte creative nella selezione e nella disposizione degli elementi nella sua fotografia, così anche il fotografo di Nike ha fatto le sue scelte precise al riguardo. Quelle scelte hanno prodotto un'immagine che differisce dalla foto di Rentmeester in più di piccoli dettagli."
Ovviamente Nike si è dichiarata entusiasta e sollevata per la sentenza.