Storia e ritorno delle sneaker high-top
I nuovi modelli arrivano direttamente dagli anni 2000
08 Novembre 2024
Fu il mondo dell’arte, in particolare quello della musica, a introdurre le sneaker alte nel tessuto sociale degli anni 2000, garantendo loro visibilità internazionale. Lo ricordano alcune foto che raccontano la moda del tempo: Avril Lavigne con un paio di Converse high-top ai Billboards Music Awards nel 2002 e Rihanna con un paio rosa sul red carpet dei Teen Choice Awards nel 2005. Poco più avanti, fu il turno delle Vans High-top, uno staple look degli skater paparazzato prima addosso ai piedi più famosi d’Inghilterra, ossia quelli di David Beckham, poi a quelli di Justin Bieber. Oggi, spinte da un'ondata di nostalgia ormai contagiosa nella fashion industry, le sneaker alte sono tornate a ripopolare le passerelle per la Spring Summer 2025. Prima di finire nel guardaroba dei primi "emo kids" anni 2000, la calzatura ha plasmato la storia dello sport agonistico, dal basket al pugilato, due influenze ben diverse che influiscono tutt'ora sui nuovi modelli presentati in Fashion Week.
La storia delle sneaker alte
Durante la Prima Guerra Mondiale, quando l'evidente inadeguatezza fisica dei cittadini statunitensi portò il Paese a interessarsi maggiormente alla performance atletica, l'America cominciò una campagna di sensibilizzazione sull'importanza dello sport tra i più giovani, con la moda come strumento marketing del cambiamento. È in questo contesto che nacquero le sneaker, scarpe progettate con la suola in gomma per consentire movimenti silenziosi, adatte appunto per lo sneaking, ovvero intrufolarsi in territorio nemico silenziosamente. Le prime high-top della storia sono in verità attribuibili a Converse, che lanciò le All-Star nel 1917. Riconosciute per la loro toppa rotonda laterale che serviva a proteggere le caviglie, il modello fu inizialmente pensato per il mondo del basketball. L'ascesa delle All-Star proseguì ulteriormente grazie alla collaborazione con il cestista Chuck Taylor — non a caso, oggi sono anche conosciute come Chucks — un duo che preannunciò il fenomeno delle partnership tra mondo sportivo e moda anticipando il successo delle Air Jordan. Negli anni '90 e 2000, le sneaker alte vennero adottate anche nel mondo del pugilato e del wrestling. Tra i protagonisti di questa moda ci furono i Killer Bees (api assassine), team composto dai pugili Jim Brunzell and B. Brian Blair che nel 1987 salì sul ring con un paio di Nike Dunk alte gialle e nere, e ovviamente John Cena, con gli immancabili jorts e una serie di sneaker alte da fare invidia—Air Jordan, Under Armour e le indimenticabili Reebok Pump.
Le sneaker high-top in Fashion Week
Per la Spring Summer 2025, nei giardini del castello di Vincennes, in Francia, Jonathan Anderson ha recuperato le origini del brand spagnolo Loewe con una collezione ispirata alle proporzioni e alle produzioni artistiche del diciannovesimo secolo. Ad accompagnare vestiti floreali e piume c’erano sneaker alte in blu, marrone, rosa e nero, con la firma del brand cucita sul lato della scarpa. Sulla passerella di Dior, invece, le sneaker sono entrate a far parte dell’estetica del mondo antico. Le modelle ricordavano divinità greche, inebriate di eleganza e portamento atletico con addosso moderni sandali da gladiatore. Le scarpe da ginnastica disegnate da Maria Grazia Chiuri rivisitavano la calzatura dell’antica Grecia, con altezze insolite, aperture laterali e lacci intrecciati fino al ginocchio. Anche Chemena Kamali, la nuova direttrice creativa di Chloé, non è riuscita a sfuggire alla tentazione di riprendere la silhouette insolita delle sneaker anni 2000 per lo show della SS25. Tra look bohémien composti da balze, tessuti semi-trasparenti, pizzo e motivi floreali, alla sfilata SS25 c’era anche un paio di scarpe da ginnastica dai colori neutri, con linguetta bianca alta e uno strap largo color sabbia. Quest'anno anche Stella McCartney si aggiunge alla lista degli ammiratori delle sneaker alte: ad enfatizzare il tema dello show, che era il mondo dei volatili, c’era anche adidas, protagonista di una partnership con il brand inglese. Oltre a una sneaker a stivaletto bianca, completamente realizzata con materiali vegani, il duo ha creato una scarpa contornata da lacci bianchi che si allungavano come frange dietro al piede, un richiamo alla coda degli uccelli. Infine, il brand belga Ann Demeulemeester ha offerto la sua versione gotica delle sneaker high top proponendo uno stivaletto punk con lacci e nastri legati attorno ai polpacci.