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Gioielli per guerriere urbane

Gioielli per guerriere urbane

Quelli prodotti da Falconiere non sono certo accessori da tutti i giorni, né per tutti i palati.
Sono vistosi, imponenti, direi quasi ingombranti.
Come a dire che per poterli indossare bisogna essere “donne di un certo tipo”, quasi come fossero i gioielli stessi a selezionare chi meriti di utilizzarli e chi no.
Quel nome, poi. Epico e roboante, evoca l’omonima e antica professione medievale e mi fa venire in mente le cosiddette storie di cappa e spada, duelli tra cavalieri, principesse in difficoltà e racconti di nobili gesta.
Ma penso contemporaneamente anche alle amazzoni: le donne-guerriero per antonomasia, esseri fieri ed indipendenti addosso ai quali questo tipo di ornamento certo non stonerebbe.

Chissà se Juniper Rose, fondatrice nonché mente creativa del marchio newyorkese, aveva in mente tutto questo nel momento in cui ha deciso di dare vita alla sua linea di gioielli, ora in vendita anche presso Luisa Via Roma (oltre a Net-a-porter, tra gli altri).
Probabilmente no, ma mi piace comunque pensare che questo tipo di figura femminile possa rappresentare la sua quotidiana fonte d’ispirazione, quella che la porta a dare vita a pezzi inusuali e inaspettati per accostamenti, materiali, giochi di proporzioni.
La storia di questo brand è in ogni caso molto recente: è stato infatti fondato nel 2009 e, pur restando ancora un marchio “da intenditori”, è già riuscito ad ottenere l’attenzione di buyer e cool hunter internazionali. Con addosso una collana di Falconiere, persino il più bon ton dei golfini di cachemire può diventare 100% rock’n’roll!
A riprova del fatto che si tratti di un caso vincente, anche alcune note maison di moda hanno deciso di intraprendere la strada del gioiello iperstrutturato e “importante”: sia Nanni che  Max&Co  propongono infatti  per questo autunno/inverno jewelry lines d’ispirazione medievale, fatte di catenelle e pietre semipreziose incastonate, contribuendo a tracciare quello che potrebbe già essere definito come un vero e proprio microtrend di stagione.
L’autunno 2010 sarà dunque segnato dall’invasione di queste urban warriors?