Intervista a Joshua Vides
Tutto ciò che c'è da sapere sul designer più chiacchierato di IG
26 Gennaio 2018
Se ancora non avete sentito parlare di Joshua Vides bene, vi trovate nel posto giusto. L’artista che ha letteralmente invaso i social con i suoi lavori ha deciso di raccontarci qualcosa su di lui, facendoci scoprire l’ispirazione che c’è dietro alle sue sneakers sketches, e quelli che sono i suoi progetti futuri.
Non avete ancora capito di chi stiamo parlando? Date un occhiata alla gallery, leggete l’intervista, e sicuramente esclamerete “Ma si ho visto le sue sneakers su Instagram!”.
#1 Cosa dobbiamo sapere su di te? Chi è Joshua Vides?
Sono nato e cresciuto a Rialto, in California. Ho 28 anni e una bellissima famiglia. Aiuto gli altri a dare vita alle loro idee attraverso il design e l'esecuzione. Dipingo anche io.
#2 Da dove è nata l’idea di trasformare delle sneakers reali in sketches?
Da qualche parte nella mia mente. Ho dipinto sul primo oggetto nell'aprile del 2017.
#3 La prima scarpa che hai realizzato (o forse solo la prima che hai postato sui social) è stata una Nike Air Force 1. E’ stata una scelta casuale o hai qualche legame particolare con la scarpa?
La prima in realtà è stata una Reebok Classic. L'ho scelta pulendo il mio ufficio, l'ho trovata quasi per caso, e ho pensato di utilizzarla perchè sapevo che non l'avrei mai indossata: non avevo idea di quello che sarebbe stato il risultato finale.
#4 Ti aspettavi un riscontro così positivo e tanto interesse verso i tuoi lavori?
A dire il vero no. Quando ho pubblicato per la prima volta l'Air Force 1 nel maggio del 2017 ho ricevuto un bel feedback solo dai miei amici e parenti.
#5 Su che scarpa vorresti lavorare e con chi faresti una collaborazione, magari rivisitando un grande classico?
Non saprei, sono un fan di molte aziende di scarpe dalle più grandi alle più piccole. La vera domanda è: chi può produrre un articolo di qualità nel minor tempo possibile? Accetto proposte io sono prontissimo.
#6 Cosa ne pensi dell’esplosione del fenomeno sneakers custom? C’è qualche artista che segui e di cui apprezzi i lavori?
È interessante, ma io non mi considero uno sneakers costumizer. Preferisco considerare il mondo dell'arte a 360 gradi. Ho infatti semplicemente usato la scarpa come una tela. Il mio intento è sviluppare il mio lavoro in più mondi. Adoro le sneakers sia chiaro, ma voglio davvero fare di più: dipingere un aereo, un edificio, un'auto, ecc.
#7 Piccolo spoiler su nuovi progetti?
Il mio primo “Reality to Idea”, uno spazio esperienziale aperto al pubblico a Los Angeles il 10 e 11 febbraio, con tanto di asta delle merci il 12 febbraio. Ci vediamo lì!