Ben tornato: marsupio
10 Maggio 2010
Io ne avevo due. Di marsupi, intendo.
Uno della Seven, amatissimo; di tela nera doppissima con la tracolla fucsia e la chiusura a scatto di plastica coordinata. L’altro era rosso con lo stemma della coca-cola. L’odiavo! Non ero una tipa che indossava gadget di multinazionali da piccola- ma fu un regalo di uno zio del nord e non avrei potuto rifiutarlo. Sulla questione poi, di perché lo zietto mi aveva regalato un marsupio con tanto di stemma, invece di qualcosa di più sostanzioso, tipo una Barbie, vorrei sorvolare.
Il marsupio, per me, faceva gita scolastica. Ci mettevo dentro il portamonete, con i soldini da spendere fuori porta, e il walkman rosa, con tanto di adesivi della Sirenetta attaccati sopra.
Poi la fine dell’era grunge, la nascita delle borse a mano, più sofisticate, degli zainetti Invicta a strisce rosse e blu, mi portarono man mano ad abbandonarlo, fino a riporlo nel cassetto dei ricordi insieme allo stesso walkman, sostituito dal lettore cd, ricevuto in dono per un compleanno – ahimè - di qualche anno fa.
Oggi, invece, mi ritrovo con un sorriso a scrivere di loro. Perché, che li si voglia chiamare all’americana, bum bag, o all’inglese, funny pack, i marsupi sono tornati in voga.
E non lo dico io presa da un’ondata nostalgica, targata novanta, ma il mondo intero.
Basti pensare che Marc Jacobs li ha fatti sfilare in passerella, alle ultime settimane della moda, mentre Vuitton ne ha realizzati di coloratissimi e pop per questa primavera.
La stessa Sarah Jessica Parker, icona di stile e antesignana della tendenza, in qualche vecchia puntata del telefilm, Sex and the City, ne aveva fatto sfoggio di uno “guccissimo”, dimostrando come con stile si possa indossare tutto, no matter what.
Che poi a pensarci bene, erano pure comodi; forse un po’ bruttini e con le cerniere spesso scadenti, ma assolutamente funzionali. Bastava legarseli in vita, con la chiusura a scatto, metterci tutto quello che serviva e partire. Nessun ingombro, nessun impiccio. Ma, la moda si sa a volte è strana e da un momento all’altro, ce ne siamo disinnamorati, li abbiamo snobbati, lasciandoli ai parcheggiatori e ai benzinai (loro li portano da sempre) e abbiamo preferito guardare oltre. Adesso invece ci tocca ripescarli. Certo quelli di adesso sono più rifiniti, più preziosi, decisamente più cool, ma di là della marca o della forma esteriore, la sostanza è la stessa. Da American Apparel, ad esempio, si possono comprare bi-color e coloratissimi, proprio come i loro antenati, da D&G, si scelgono invece ricchi di cerniere e dettagli hot.
Io se non avessi buttato via il mio di Seven, tanto tempo fa, un giretto con lui adesso, me lo sarei fatto. Magari con il walkman nelle orecchie, ascoltando le canzoni di Madonna…
Sono sicura, infatti, che almeno lei apprezzerebbe il rispolvero!