Calzini plus sandali: nuova eterna seduzione
20 Aprile 2010
Da piccola amavo la moda a “principessa” o da “bambolina”, che dir si voglia.
Lo confesso, ero quella che adesso l’amica di mia sorella definirebbe: “Una bimba minchia”.
Amante del rosa in tutte le sue sfumature, devota a Barbie e a tutte le sue ville, totalmente convinta che senza almeno tre strati di tulle nella sottogonna, un vestito non poteva essere definito tale.
Fortunatamente, sono cresciuta. Ho passato altri alterni momenti modaioli terribili ed oggi sana e salva, posso definirmi minimalista nel look e amante del nero.
Quale è il punto?
Ultimamente devo ammettere una debolezza, una sorta di ricaduta tra i pizzi e i fronzoletti, dovuta al rispolvero della tendenza di riportare calzettine ricamate nei sandali aperti e nei décolletés.
Nel vederle, mi sono tornate in mente, le mie di calze ricamate, perline-munite, fatte a mano sempre dalla solita nonna. Per un attimo ho vacillato, volevo anch’io riprovare l’ebbrezza di indossarle con i miei sandali di D&G, comprati in saldo. Poi però, ho messo su la canzone “Black”, dei Pearl Jam, la colonna sonora della mia anima, è mi sono ravveduta.
Non è che abbia qualcosa contro tale trend, intendiamoci: lo trovo strepitoso. E’ solo che temo la ricaduta ed ho paura di cascare in un vortice, che mi porterà alla fine a ricomprare tutto rosa e con i fiocchi. La mia di disintossicazione dalla “bimbaminchiatudine” è stata lenta e dolorosa. Avete idea di quanta roba abbia dovuto cestinare passando dal fucsia al nero? Se ci penso, mi viene il magone.
Voi però, che siete rette e giudiziose, potreste provare. Da Prada a Marni, da Lacoste a Hermes, è tutto un tripudio di calzini, collant e parigine portate con disinvoltura entro sandali da sogno, alti, vertiginosi, principeschi.
Le stesse fashion blogger, da Milano (Chiara) a Parigi, passando per Londra, hanno dato prova di essere cadute in tentazione, unendo ai loro soliti vestitini fiorati e agli zoccoletti – new entry di stagione- quei calzetti, a metà strada tra Heidi e Lolita, tra Alice e Creamy.
Ovviamente da usare con moderazione.