Da avere adesso: il k-way
12 Aprile 2010
E’ arrivato il momento di tirarlo fuori dal sellino della moto o dal borsone dell’allenamento, abbandonato chissà dove, lungo il corridoio. Cosa??? Il k-way; what else?
Sono sincera, per anni l’odiato. Avrei di gran lunga preferito la broncopolmonite cronica ad Agosto, piuttosto che la possibilità di doverlo indossare la sera, quando d’estate “aggredivamo” la costa in motorino.
Di solito mi veniva offerto dal galantuomo di turno, che per preservare dalla brezza la sua freddolosa bella – dormo con la coperta di lana anche con più quaranta gradi all’ombra- me l’offriva di grazia, ed io, la bella, pur di non sembrare scortese ero costretta ad infilarlo, tirando su quella zip di plastica, che nel salire fin sotto il collo, precludeva al mondo la visione dell’abitino scelto per l’occasione. Perché ammettiamolo: all’epoca il k-way poteva essere anche pratico e antivento, ma non di certo il massimo dello chic.
Poi le sante pashmine e i chiodi di pelle sono giunti a salvarmi, per cui quell’impermeabile richiudibile su se stesso, l’ho del tutto dimenticato, abbandonato ad ammuffire insieme con una torcia e una bottiglia di olio lubrificate sotto la sella.
Immaginatevi, quindi, lo stupore quando ho visto i primi k-way nelle vetrine farmi l’occhiolino. Ho quasi immaginato che mi dicessero sogghignando: ce l’abbiamo fatta!!! Adesso siamo anche noi alla luce del sole. Ebbene sì, nato nel 1965, anno più anno meno, il k-way oggi ci è riuscito, è diventato un indumento a tutti gli effetti, riproposto in mille versioni e varianti dai designer quest’estate.
K-way che scrollatosi di dosso l’odore di benzina e il ruolo di accompagnatore d’eccellenza di atleti sudaticci, è diventato il capo must have della stagione, da esibire non solo sulle due ruote, ma anche a piedi, in giro al centro, dove si è arrivati magari in metrò.
Trasparente e in pvc, riccamente decorato da stampe pop, fluo e vitaminico, addirittura di pelle, il k-way contemporaneo evolvendosi nelle forme più sfiancate e nei dettagli decisamente high-tech, ha conservato quel sapore retro, dovuto alla permanenza dei suoi dettagli cult: la cerniera a contrasto e quei due filetti di corda del cappuccio, assolutamente indimenticabili.
Non ci resta che andare in giro alla ricerca del k-way che fa per noi. Io parto dal garage. Sicuramente il mio vecchio rossiccio sarà lì ad ammuffire. Devo salvarlo e recuperare il tempo perduto. Del resto, a pensarci bene, se lo merita.