L'arte fiamminga stilizzata
di Nathalia Edenmont
27 Aprile 2014
La rivoluzione di modelli classici di ritratti di tre-quarti, di madonne quattrocentesche fiamminghe e di nature morte, attraverso una rilettura in chiave moderna e che affonda le radici in una società consumista e un pò sfacciata nel fare il verso ai grandi artisti del Rinascimento.
Nathalia Edenmont utilizza un linguaggio minuzioso, statico e ricco di dettagli alla maniera fiamminga di Jan Van Eyck, ma si affaccia anche alla sinuosa carica erotica della Danae di Tiziano, il tutto però in maniera ironica, sorprendente, quasi fastidiosa per gli storici dell'arte.
Attirano l'attenzione queste pose plastiche dei soggetti che a guardarli bene ci accorgiamo essere circondati da oggetti di uso comune come preservativi o tampax, che rompono la solennità e la sporcano con l'intento di stemperarla e forse di criticare anche la realtà.
Molte delle immagini presenti hanno una forte carica simbolica che esercita un impatto vigoroso sulla sensibilità di chi osserva, ma è notevole la capacità dell'artista d'incanalare questa carica polemica in pose, linee e soggetti assolutamente delicati ed eterei.