L'arte di fare i puzzle
Belli e surreali
19 Novembre 2018
Avete mai fatto un puzzle e, nel bel mezzo di una crisi di nervi, avete provato ad incastrare tra di loro due pezzi che, evidentemente, non erano fatti per essere messi insieme? Bhè, allora non ne eravate consapevoli, ma stavate facendo arte. O quasi. Perché forse in pochi sanno che le aziende produttrici di questo gioco, per risparmiare, usano più volte le stesse fustelle, applicandole a diverse immagini. Il risultato? Le tessere di un puzzle da 5000 pezzi col ritratto di una mucca possono essere identiche a quello di uno che rappresenta un caterpillar. L’americano Tim Klein, ispirato dai lavori di Mel Andringa, pioniere del genere, ha elevato questo hobby ad una sorta di arte del "puzzle montage", che, sfruttando a suo vantaggio questo meccanismo, dà vita a mash-up nuovi e bizzarri. Armato di pazienza certosina, l’uomo è come un archeologo che spostando gli elementi, provando diverse combinazioni, scopre un manufatto nascosto, riportando alla luce delle creazioni che in realtà sono sempre state lì, inconsapevolmente realizzate dal processo industriale e in attesa che qualcuno che le scopra e le metta in evidenza. Così nascono ibridi surreali come un orsacchiotto-lattina di birra, un paesaggio di campagna assolata in mezzo a una foresta invernale, un cavallo-treno o un auto-cascata.
Date uno sguardo qui sotto o sul sito di Tim Klein.