Le immagini di Keith Macgregor sono un viaggio nostalgico tra la Hong Kong degli anni ’70 e gli anni ’80, quando la città racchiudeva in sé un ibrido tra la cultura coloniale britannica e la metropoli caotica che sarebbe diventata.
Nato e cresciuto nella metropoli asiatica dove suo padre John da marinaio mercantile riuscì a fondare un'attività commerciale di successo, Keith è riuscito a catturare l'anima di Hong Kong con le sue fotografie.
Osservandole sembra di sentire l’odore di smog, spezie, oceano, vita; i rumori dei clacson, dei guidatori di risciò, il vociare degli abitanti e dei coolies, il frusciare dei cheongsam indossati dalle donne. I dettagli raccontano le mille storie della "Perla dell'Oriente", ambientate tra le onde, nelle giunche cinesi dalle vele bianche e color ruggine che navigavano nel porto accanto alle grandi navi mercantili, nel campo dell'Hong Kong Cricket Club o vicino all'edificio, allora, più alto in Asia, il Connaught Center, ora meglio conosciuto come Jardine House.
Le sfumature dell’arte di Macgregor si potranno ammirare dal 3 al 18 novembre, presso la Black Lotus Gallery di Hong Kong grazie a “The Way We Were”, mostra che raccoglie alcuni dei lavori più suggestivi del fotografo. Per la prima volta, tra le tante immagini della città asiatica, ci sarà Neon Fantasies, una speciale sezione dedicata alla miriade di insegne al neon che illuminavano Hong Kong, facendola somigliare al set distopico del film cult Blade Runner.