Sunday Escape - Villa Necchi Campiglio
Uno splendido tesoro di arte e architettura nel cuore di Milano
18 Giugno 2017
Vi dice niente il nome Necchi?
Sì, proprio quello che leggevate sulle macchine da cucire di vostra nonna o vostra madre e, se siete curiosi di sapere qualcosa in più su questa storica famiglia della borghesia e se per caso vi trovate a Milano, dovete assolutamente andare a Villa Necchi Campiglio in via Mozart 14.
Qui, in un fiorente giardino, tra chiome di faggi, grandi magnolie, rose e piante odorose si trova la residenza delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e del marito di quest'ultima Angelo Campiglio, un gioiello architettonico risalente agli anni '30 del 1900 progettato dal celebre architetto Piero Portaluppi.
Bellissimo e ottimamente conservato, questo edificio è il frutto sia di coloro che lo hanno abitato, sia di chi lo ha realizzato. Riflette il passaggio di Portaluppi dalle linee dèco allo stile del razionalismo; il restauro da parte di Tommaso Buzzi, la conseguente profusione di drappi, tendaggi e limatura delle rigidezze anni Trenta; i viaggi della famiglia Necchi attraverso tutta l'Europa, dove scovava arredi e opere di pregio.
Villa Necchi Campiglio coniuga insieme eleganza e modernità, praticità e agiatezza, materiali di alta qualità dotati con i più innovativi sistemi messi a disposizione dalla scienza dell'epoca come ascensore, montavivande, citofoni, telefoni e piscina riscaldata - il seminterrato è dedicato ai locali per le attività ricreative dei padroni di casa (palestra, sale per proiezioni, spogliatoio e docce per la piscina).
Nel 2001 la residenza è stata donata al FAI (Fondo Ambiente Italiano) dalle due sorelle Gigina e Nedda e, dopo i lavori di restauro e l'apertura al pubblico nel 2008, è diventata una casa museo arricchendosi di numerose donazioni. Tra di esse spiccano la raccolta del primo Novecento della gallerista Claudia Gian Ferrari (con opere di Sironi, De Chirico, De Pisis, Martini, Morandi) e la collezione di dipinti e arti decorative del XVIII secolo di Alighiero ed Emilietta de' Micheli.
E che dire del bellissimo giardino di magnolie, faggi e tassi nel quale zinnie, astri e rose convivono con piante aromatiche, ortive e un frutteto?
Se poi quando vi troverete all'interno di Villa Necchi-Campiglio vi sembrerà respirare un'atmosfera cinematografica, non è solo perchè state passeggiando in un luogo che ha ospitato un pezzo di storia italiana del '900, ma anche perchè questa splendida casa è stata il set di del film di Luca Guadagnino con Tilda Swinton Io sono l'amore.