From Asia with Love #4
10 Corso Como Shanghai
09 Maggio 2014
La primavera quest'anno sembra proprio non voler arrivare, e io mi rifiutavo di passare un'altra domenica a casa, guardando fuori dalla finestra la pioggia scendere e pensare: "ma questa benedetta primavera Cinese, con i ciliegi in fiore ed il sole caldo, proprio quest'anno doveva fare i capricci?"
Non volevo rimanere a casa ma allo stesso tempo non volevo andare in un altro di quei ristoranti che, di domenica, propongono Brunch in cui dalle foto sembra di essere tornata a casa di tua nonna la domenica di pasqua, e che poi offrono null'altro che un Menù occidentale totalmente rivisitato in stile Cina. C'è da dire che la vista nella maggior parte dei ristoranti all'ultimo piano dei palazzi è davvero bella, ma a volte non vale il prezzo che costa.
Ero presa dalla mia ricerca su internet quando mi sono ricordata di aver visto, in Wheelock Square, il palazzo di 10 Corso Como. Cosa c'è di meglio, in una domenica di pioggia, di un Brunch all'ultimo piano di un palazzo dallo stile interamente made in Italy? Un concept che unisce arte, design, fashion e food in 4 piani! Non mi veniva in mente nulla, così ho alzato il telefono e prenotato un tavolo.
10 Corso Como è una creazione della Fashion editor di Vogue Carla Sozzani che, nel 1990, decise di trasformare un vecchio spazio abbandonato, al numero 10 di Corso Como a Milano, e di farne una galleria fotografica. Con il tempo alla fotografia si sono aggiunti i libri, una terrazza bar circondata da fiori e lo shop, con scarpe, vestiti ed accessori da far girare la testa a qualsiasi amante della moda, con tacchi alti, vertiginosi tanto quanto il loro prezzo. Oggi il logo bianco e nero di 10 Corso Como è conosciuto quasi in tutto il mondo e propone solo grandi brand affermati, tra i quali Valentino, Céline e Pollini, e talentuosi stilisti emergenti. Come dicevo, ha aperto i battenti anche a Shanghai, e questa volta, su una delle strade più famose dello shopping, lo ha fatto in grande! Un viaggio nell'arte e nella moda diviso in 4 piani, che stando all'ascensore sarebbero 5, ma semplicemente perchè qui in Cina il numero 4 è considerato un numero sfortunato e sarebbe impensabile per chiunque viverci o metterci anche solo piede. Che si tratti di un palazzo, ristorante o semplice negozio, il quarto piano in Asia è un po' come il biscotto dalla forma diversa dagli altri che, se trovato, vi permetterà di vincere "fantastici premi". Beh, in poche parole non lo troverete mai.
Il giardino c'è anche qui, come a Milano, ma finché la primavera non si deciderà ad arrivare, i tavolini resteranno all'interno. L'ultimo piano dell'ex galleria Franca Sozzani è destinato al ristorante e alla 'Books and art Gallery'. Il palazzo non è molto alto, per la media di Shanghai, ma dal 5° piano (o se volete azzardare, 4°) offre una bellissima vista su Jing'an Temple, che di notte con le sue luci risalta come un piccolo pezzo di vera Cina tra giganti di cemento.
Il servizio è ottimo, l'atmosfera non lascia nulla al caso, partendo dai divani in pelle fino ad arrivare alle foto scelte per la galleria, e il menu proposto dallo chef stellato Corrado Michelazzo mi ha, per il tempo di un pranzo, riportata in Italia.
A Brunch terminato e a pancia piena, mentre camminavamo in cerca di un taxi, un signore mi passa accanto e sputa. Ecco, ci teneva a ricordarmi che no, non ero in Italia, ero ancora nella bella Cina.