Tutto quello che è successo al White Street Market
L'anima fashion e street di Milano
15 Gennaio 2019
Laurent Bentill & Any Okolie
Si è conclusa la seconda edizione di White Street Market. Il peso dell’evento si spiega con le numerose anteprime, dalla presentazione ufficiale della Icon Collection, la prima collezione streetwear della Juventus, alla mostra delle maglie dell’archivio storico di Kappa, ma anche l’anteprima europea di Skate Kitchen, il film dedicato alla scena skate femminile di New York. Milano ha indossato uno dei suoi vestiti migliori, si è dimostrata attuale e agile, e i workshop, durante tutti i tre giorni di evento, sono la prova della ricerca di nuove forme di creatività. Tra questi anche quello di nss kicks, che ha incuriosito, uno dei più famosi designer di sneaker al mondo, Salehe Bembury.
L’evento rispetto alla scorsa edizione si è spostato a Superstudio Più, un open space che ha aiutato a superare i limiti dei singoli stand, creando un’ambiente trasportante, con luci e un djset ipnotico e costante. Il filtro applicato all’evento era quello dal calore anni ‘90, stretto intorno all’ half-pipe posto al centro del salone principale e alla cultura della tavola, vero fil rouge dell’edizione. In questo senso i protagonisti sono stati i collettivi Bastarde Senza Gloria e Skate Kitchen. Brand storici come FILA, arena Icons, New Balance, Timberland o Dickies hanno creato un interessante mix con nuovi interessanti progetti come nana-nana, Fantabody e la collezione di nss sports Les Vêtements de Football.
White Street Market è stata una vetrina per compratori e appassionati - in totale 14.797 presenze da tutto il mondo - ma anche un momento in cui riflettere sull’antropologia della moda a Milano e su come le subculture stiano influenzando le tendenze. A questo proposito nell’area talk si è parlato di sostenibilità, di consapevolezza e del rapporto tra calcio, fashion e società. Senza porsi come faro, White Street Market ha aiutato ad amalgamare una fascia di appassionati, che hanno risposto con entusiasmo. "Milano deve continuare a credere in questo progetto" come ha dichiarato Massimiliano Bizzi, il fondatore di White Street Market.