Fight Club Firenze
Reportage fotografico dal Calcio Storico Fiorentino
11 Giugno 2018
Filippo D'Asaro
Il calcio storico fiorentino è una tradizione difficile da comprendere per chi non è di Firenze.
È Uno sport arcaico, violento e senza regole che incarna l'anima verace e spaccona della città di Dante, lontano dai bar e dalle pelletterie per turisti. Una tradizione toscana con una storia secolare, che per la sua natura cruda si è mantuna fedele e non richiama le stesse attenzioni di altre celebrazioni come il Palio di Siena.
Nonostante il nome, il Calcio Storico ha pochissimo a che fare con il calcio contemporaneo. Prende ispirazione da un gioco dei legionari romani, ed assomiglia più ad un incrocio tra il rugby, la pallamano e la boxe. Si fronteggiano due squadre di 27 calcianti e l'obiettivo del gioco è segnare la caccia, cioè buttare la palla nelle reti sul lato corto del campo. Nel mezzo ci sono risse di ogni genere senza esclusione di colpi che vengono "governate" dai capitani delle squadre e dagli arbitri di gioco.
Ogni anno nel campo di arena in Piazza Santa Croce davanti alla basilica dove sono sepolti alcuni tra più illustri personaggi italiani come Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli e Gioacchino Rossini, 52 gladiatori si sfidano a mani nude e livrea storica per cinquanta estenuanti minuti per difendere l'onore del proprio quartiere. Nessuno tra i calcianti viene pagato, la squadra vincitrice riceve una vacca chianina bianca in premio.
È una tradizione che va avanti dalla fine del quattrocento tra le mura di città e l'attuale torneo è la moderna rievocazione di una particolare una singola partita giocata il 17 febbraio 1530. All'epoca Firenze era assediata dalle truppe imperiali di Carlo V, i fiorentini diedero sfoggio di noncuranza mettendosi a giocare alla palla in piazza Santa Croce. Il torneo moderno è una rievocazione di quella partita e viene giocato ogni anno dal 1930 tra le squadre di quattro quartieri della città: i Rossi di Santa Maria Novella, i Verdi di San Giovanni, i Bianchi di Santo Spirito e gli Azzurri di Santa Croce.
La tradizione del calcio storico ha vissuto fortune alterne nei secoli - dal settecento all'ottocento praticamente se ne perse traccia - e ancora oggi non mancano gli inconvenienti. Quest'anno ad esempio, gli azzurri hanno deciso di non predere parte al torneo per protestare contro le squalifiche inflitte ad alcuni calcianti dopo la semifinale dello scorso anno contro i Bianchi, interrotta dall'entrata della Polizia a causa dell'estrema violenza della rissa.
Su invito di Le Coq Sportif - sponsor della squadra della Fiorentina - siamo andati a vedere la semifinale del torneo di quest'anno tra i Verdi e i Bianchi, questo è quello che abbiamo visto.