Provate "Rate Me", l'app del primo episodio di Black Mirror
Riuscite ad andare sopra 4.5?
08 Novembre 2016
ll primo episodio della terza stagione di Black Mirror è forse quello che, fra tutti, si discosta meno dalla realtà che già viviamo oggi.
La protagonista, Lacie, rappresenta la donna media: ha un lavoro niente di speciale, una casa condivisa col fratello da cui vuole assolutamente separarsi, è circondata dai tanti sorrisi di amici e semi-estranei e, soprattutto, ha un social rating niente male. Già perché nel futuro – non troppo lontano – della prima puntata di Black Mirror vige la regola di dare un rating (cioè di votare) a qualunque cosa che l’altro (chiunque altro) faccia. A partire da come servi il caffè la mattina se lavori in un bar, dal modo in cui saluti gli amici che incontri per strada fino alle foto che carichi sul tuo profilo, tutto è soggetto a votazione.
L’app ricorda (fin troppo) Instagram, con scatti che ostentano una vita perfetta e foto al cibo, con la piccola differenza che qui il rating finale del tuo profilo incide su ogni aspetto della tua vita: a seconda di quanti punti hai puoi aggiudicarti la casa più bella in questo o quel quartiere, puoi salire sull’aereo che avevi prenotato o, se hai un social rating troppo basso, rischiare di non imbarcarti proprio, trovare un passaggio in auto o essere schifato da tutti. Il risultato è un mondo in cui tutti sorridono a tutti, in cui nessuno si sente libero di reagire nel modo in cui vorrebbe per paura che il proprio punteggio personale si abbassi. Insomma, in una parola: ansia.
Adesso, per promuovere la terza stagione della serie, Netflix ha dato vita a un sito che ricrea la famosa app usata da tutti nel primo episodio. Ed ecco che abbiamo Rate Me.
L’idea è molto semplice: si inserisce il nome di un amico o il proprio e l’app risponde mostrandoci un social rating del tutto casuale, che possiamo poi decidere di condividere sui nostri social reali.