Ode a Raffaella Carra' - Iconica e bionda come nessuna mai
Cool Chit Chat
06 Maggio 2014
Raffaella Maria Roberta Pelloni. Nessuno ha la più pallida idea di chi sia, eppure è una di quelle persone che ha condizionato la vita di ognuno di noi: Raffaella Carrà.
La vera icona nazionale, la Raffaella Nazionale, quella che se accendi la tv c’è sempre. Il tubo catodico l’ha partorita ormai da 50 anni. Con lei è nato il vero concetto di soubrette, self made woman è dir poco. Cantante, attrice di teatro e di cinema, ballerina e presentatrice.
Una diva.
Ma perché la amiamo alla follia?
• Caschetto biondo. Platino che più platino non si può. Un bob cut che ha fatto la storia, l’incubo delle parrucchiere dagli anni ’60 in qua: “Vorrei i capelli come la Carrà”. Una vera svolta per una che aveva delle lunghe chiome corvine e ondulate come lei, la giusta mossa per iniziare una nuova vita. Nel nostro piccolo possiamo ancora comprare lo shampoo alla camomilla per sperare nel miracoloso cambiamento. Una citazione estetica che non sarà mai troppo completa.
• Ritornelli mai più senza. Tuca tuca, a far l’amore da Trieste in giù, tanti auguri a chi tanti amanti ha (con casquet allegato), caliente caliente, que dolor. Alzi la mano chi non ha mai pronunciato una di queste frasi random. Ci entra nella testa e non ne esce più..Carramba che sorpresa! Poi c’è chi ha fatto del tuca tuca una filosofia di vita, una scusa scusata per mettere le mani addosso a qualcuno. Grazie Raffa.
• Ispirazione. Della serie Lady Gaga scansati, tante storie per il suo Alejandro, quando la Carrà aveva già perso la testa per Pedro nell’80. Poi il biondo platino. Anche Heather Parisi sembra citarla con le sue cicale-cicale. Ma in realtà è punto di riferimento da decenni dell’intera comunità omosex, decretandola prima icona gay italiana. Alcuni farebbero carte false per tale ruolo. Spopola in tutto il mondo, pure spagnoli e latino-americani vanno pazzi per lei. Quando si parla di made in Italy non pensiamo solo alla moda e al food.
• Stato di conservazione. Diciamolo -sotto voce- ma diciamolo, la Carrà ha 70 anni. Non sembra, è ovvio. Le ultime apparizioni a The Voice ci hanno lasciati senza parole, balla e canta come una ventenne, con quello stile total black e borchiato. È in evidente fase bad girl, ma a noi piace anche così. Se poi ci addentriamo nel capitolo “fisico”, apriti cielo, tutte le guaine contenitive di questo mondo non potrebbero assurgere a celestiale risultato. Chiaro che la materia prima sia di eccellente qualità.
Non sbaglia mai, ha collaborato con tutti i grandi del passato, tra cui Frank Sinatra, Domenico Modugno e Mina. Nel ’71 fa scandalo mostrando l’ombelico e non se ne cura. Resta sempre al passo con i tempi, duetta con Bob Sinclar e Tiziano Ferro.
Entra in Twitter e guadagna 53.000 follower in 24 ore.
C’è poco da fare, noi Raffaella Carrà dobbiamo conservarla come il Colosseo e la Cappella Sistina.
Un bene culturale.