Top 10 Divise Portieri di Calcio
Le indimenticabili casacche dei campioni del passato
23 Ottobre 2013
Quando da bambini si comincia a giocare a calcio per strada, nel campetto della scuola o all'oratorio, il ruolo del portiere è quello che tutti vorrebbero evitare di ricoprire. Sono pochissimi coloro che per 'vocazione' decidono di rinunciare alla gioia di segnare un gol in favore di una 'carriera' che difficilmente riserverà titoli a undici colonne sulle prime pagine dei giornali sportivi. Decidere di 'imprigionarsi' per anni tra due pali e un traversa significa essere un un pò pazzi ed effettivamente è questa una delle caratteristiche fondamentali che un vero portiere necessita di avere. La storia del calcio è piena di 'numeri 1' istrionici e dal comportamento alquanto 'sopra le righe' sia dentro che al di fuori del terreno di gioco. L'intento di questa 'Top Ten' non è quello di stilare una classifica dei più forti portieri della storia del calcio, è altresì un breve 'escursus' alla scoperta di quegli 'estremi difensori' saliti alla ribalta delle cronache sportive (e non solo) sia per i loro lati stravaganti che per le acrobazie effettuate tra i pali, dando uno sguardo anche alle divise da gioco 'sui generis' indossate in campo.
Citando una famosa frase di un film «Sai perché gli Yankees vincono sempre? Perché gli avversari non riescono a staccare gli occhi dalle strisce sulle magliette» diceva Frank Abbagnale senior al figlio, interpretato da Leonardo Di Caprio nel film Prova a prendermi di Spielberg, anche nel calcio "probabilmente" i portieri collaboravano con i designer creativi, per creare grafiche sulle divise sempre più ricercate e spesso psichedeliche, come per gli yankees, utili a distrarre gli avversari.
10 Yoshikatsu Kawaguchi
Ai mondiali di Francia '98 (a cui fa riferimento la foto), il portiere della nazionale giapponese si è fatto notare soprattutto per la sua divisa indossata e non per le parate effettuate. La fantasia 'a fiamme' stampata sulla maglietta ricorda quelle serigrafie che tutto ad un tratto comparvero su auto e furgoni americani negli anni '50. Di sicuro la selezione nipponica (alla sua prima partecipazione assoluta) non fece 'fuoco e fiamme' in quell'edizione della Coppa del Mondo; difatti, concluse il proprio girone con zero punti in classifica, quattro gol subiti ed una sola rete messa a segno. La carriera di questo calciatore lo ha portato a giocare anche in Europa ma le esperienze in Inghilterra e Danimarca non si sono rivelate positive. Attualmente Kawaguchi sta chiudendo la sua carriera in patria, ai Jubilo Iwata. A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie dei portieri del Giappone (OLD JAPAN GOALKEEPER FOOTBALL JERSEY)
9 Dino Zoff
Signore e signori, giù il cappello davanti ad uno dei portieri più forti della storia del calcio. Dino Zoff ha avuto una lunga carriera costellata da tanti trofei vinti sia con le squadre di club in cui ha militato (Juventus e Napoli su tutte) sia con la nazionale italiana, con la quale si è laureto campione d'Europa nel 1968 e Campione del Mondo nel 1982. Le sue qualità tecniche e fisiche gli hanno permesso di giocare ad alti livelli per ben 22 anni e la vittoria mondiale a Spagna '82 da capitano della nazionale è stata il giusto coronamento di una carriera esemplare. Caratteristica del suo tempo la divisa indossata in questa foto: una maglia molto 'minimal' in misto cotone-lana con colletto e maniche lunghe, altro che Nike drifit o Adidas climacool, questa divisa, incredibile ma vero, veniva indossata anche sotto il sole estivo cocente e con temperature che sfioravano i 40 gradi. DA VERI UOMINI! A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie dei portieri dell'Italia (OLD ITALY GOALKEEPER FOOTBALL JERSEY)
8 Gianluca Pagliuca
Uno dei portieri più forti del calcio italiano degli anni 90'. Con la Sampdoria e l'Inter ha collezionato scudetti e trofei internazionali che gli hanno permesso di difendere la porta dell'Italia ai Mondiali di Usa '94 e Francia '98. Il suo carattere particolarmente estroverso (soprattutto in campo) e la sua tendenza a voler dare un'immagine di se da 'belloccio' gli hanno attirato l'antipatia di molte tifoserie avversarie. La divisa che indossa nella foto risale alla sua esperienza all'Inter; era la metà degli anni '90, quando la Umbro divenne sponsor tecnico della maggior parte delle squadre di club e nazionali. In quel periodo, la casa di produzione sportiva inglese propose fantasie multicolori e multiforme per le casacce dei portieri: tante tonalità cromatiche e forme geometriche piazzate un pò 'a caso' che ricalcavano la moda di quel tempo. A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie dei portieri dell'Inter (OLD INTER GOALKEEPER FOOTBALL JERSEY)
7 Pino Taglialatela
Questo portiere di origini napoletane non è molto noto ai più. Ha trascorso gran parte della sua carriera tra le fila del Napoli, dove ha raggiunto il suo picco di notorietà negli anni tra il '93 e il '99. Proprio in quel periodo Taglialatela diede sfoggio di tutte le sue qualità, tanto da 'rischiare' di esser convocato anche in nazionale; una chiamata che non giunse mai a causa della presenza di portieri esperti come Pagliuca e Peruzzi e alla contemporanea ascesa dei giovani Buffon e Toldo. I suoi gesti atletici imperiosi, uniti all'innegabile bellezza estetica, gli permisero di guadagnarsi il soprannome di 'Batman', un appellativo particolarmente gradito allo stesso Taglialatela che lo convinse a farsi stampare sulla divisa il simbolo del 'supereroe' americano dei fumetti. A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie del Napoli (OLD NAPOLI FOOTBALL JERSEY)
6 Gianluigi Buffon
Insieme a Zoff, Gigi Buffon si divide lo scettro del miglior portiere che il calcio italiano abbia mai prodotto. Sin dai tempi degli esordi col Parma, Buffon si mise in luce per la sua reattività tra i pali e per la capacità di dirigere e dare sicurezza alla difesa. Con il club emiliano ha vinto una Coppa Uefa ed una Coppa Italia; dal 2001 è passato alla Juventus in cui è tutt'ora il portiere titolare: con i bianconeri ha collezionato ben 4 scudetti ma mai un trofeo internazionale. Per quanto riguarda la nazionale italiana, detiene il record assoluto di presenze e, soprattutto, ha vinto un mondiale nel 2006 in Germania. Fidanzato con la bellissima Alena Seredova, Buffon si appresta a difendere la porta dell'Italia anche ai prossimi mondiali in Brasile nel 2014. La foto in cui è ritratto risale al primo campionato di serie A giocato da titolare con la maglia del Parma. La divisa è firmata Puma e presenta un 'tappeto' di esagoni che richiamano alle caratteristiche del pallone usato negli anni '70. A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie del Parma (OLD PARMA FOOTBALL JERSEY)
5 Peter Schmeichel
Il quinto gradino di questa classifica è occupato dall'imponente portiere danese Peter Schmeichel; un omone enorme di quasi 100 chili distribuiti su 193 centimetri di altezza. Nonostante la sua stazza, Schmeichel era agilissimo tra i pali e ciò gli permise di rivestire un ruolo da protagonista nel Manchester United di Ferguson che, nel 1999, mise a segno un fantastico 'treble', ovvero la vittoria di Premier League, FA Cup e Champions League in un'unica stagione. Oltre che con lo 'United', Schmeichel può vantare un trofeo vinto anche con la sua nazionale, la Danimarca, laureatasi (a sorpresa) Campione d'Europa in Svezia nel 1992. I tratti somatici tipici dell'uomo 'nord europeo' andavano spesso in contrasto col carattere per lo più 'latino' mostrato in campo; Schmeichel, infatti, non era molto amato dai tifosi avversari a causa delle sue esultanze spesso esagerate, accompagnate da qualche 'gesto' poco signorile rivolto ai supperters nemici. Al di fuori del campo, invece, Schmeichel ha condotto una vita tranquilla insieme alla moglie e al figlio, anch'esso divenuto portiere professionista. A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie dei portieri del Manchester UTD. (OLD MANCHESTER UTD GOALKEEPER FOOTBALL JERSEY)
4 Claudio Taffarel
Per tifosi della nazionale italiana, il portiere brasiliano Claudio Taffarel viene associato a quella maledetta lotteria dei rigori persa dagli 'azzurri' nella finale del Mondiale ad USA '94. Nel corso della sua carriera ha giocato in Italia (Parma e Reggiana), in Portogallo e, infine, in Turchia, nel Galatasaray. Due Coppe Uefa nella sua bacheca e, soprattutto, quella Coppa del Mondo conquistata con il Brasile ai rigori contro l'Italia. Una vita dedicata al calcio per Taffarel che, ora, ricopre il ruolo di allenatore dei portieri nel Galatasaray. La foto mostra Taffarel indossare una divisa prodotta dalla Umbro in cui si rappresenta perfettamente lo stile che, negli anni '90, andava per la maggiore, ovvero una grande varietà di colori e forme geometriche. Da notare la grossa somiglianza tra Taffarel e il regista americano Quentin Tarantino. A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie dei portieri del Brasile. (OLD BRAZIL GOALKEEPER FOOTBALL JERSEY)
3 Josè Luis Chilavert
Entriamo, finalmente, nella 'top 3' di questa classifica. Sul gradino più basso del podio troviamo il portiere paraguaiano Josè Luis Chilavert, detto 'El Paragua' (l'ombrello). Chilavert ha unito nel modo migliore le proprie qualità tecniche con la giusta dose di 'follia' che ogni grande portiere dovrebbe possedere. Bravo tra i pali ma ancor più prolifico (incredibile ma vero) sui calci piazzati: Chilavert, infatti, era dotato di un ottimo piede sinistro che gli ha permesso di segnare ben 62 gol (8 di questi con la nazionale paraguaiana). Grande amico di Maradona, Chilavert ha giocato per qualche anno in Europa (Spagna e Francia) ma è nel campionato argentino e in quello paraguaiano che ha passato gran parte della sua carriera. Fuori dal campo, Chilavert è passato alla cronaca per aver trascorso 6 mesi in carcere a causa di una falsificazione di certificati medici durante la sua permanenza in Francia. Ultimamente ha dichiarato di voler allenare la nazionale del proprio paese e, magari un giorno, diventare il presidente del Paraguay. Per rendere un'idea dell'immagine che questo portiere voleva dare di sé in campo, l'estremo difensore sudamericano scendeva in campo con una divisa 'total black' su cui era disegnato un 'pitbull' dall'aspetto alquanto intimidatorio. A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie del Paraguay. (OLD PARAGUAY FOOTBALL JERSEY)
2 Josè Renè Higuita Zapata
Altro esempio di genio e sregolatezza del calcio mondiale. Titolare della nazionale colombiana dal 1987 al 1999, Higuita è passato alla storia per i gol messi a segno (ben 54 con squadre di club) ma, soprattutto, per il suo "marchio di fabbrica", ovvero la 'Mossa dello Scorpione'; un gesto tecnico che effettuava nel momento in cui, una volta postosi sulla linea della porta, respingeva la sfera con i piedi uniti dopo aver saltato in avanti. Un'azione spettacolare che faceva impazzire gli spettatori. La sua carriera si è sviluppata soprattutto in squadre di club sudamericane, mentre con la nazionale colombiana ha preso parte ai mondiali di Italia '90 ma non a quelli di Usa '94, in quanto fu squalificato dalla Fifa dopo esser stato trovato positivo alla cocaina. Così come Chilavert, Higuita ha passato alcuni mesi della sua vita in prigione per aver mediato (senza autorizzazione della Polizia) alla liberazione di un uomo sequestrato da una banda di malviventi colombiana. La sua divisa 'Adidas' sfoggiata al Mondiale del 1990 presenta una serie di triangolini viola, verdi e blù che anticipano le fantasie ideate qualche anno più avanti dalla 'Umbro'. A questo link puoi trovare tutte le vecchie maglie della Colombia. (OLD COLOMBIA FOOTBALL JERSEY)
1 Jorge Campos Novarrete
Non poteva esser che lui il 'vincitore' di questa top ten. Soprannominato 'El Chiqui' per la sua statura minuta (173 cm), Campos è stato il portiere titolare del Messico nel mondiale USA '94 e in quello del '98 in Francia. Nel corso della sua carriera ha giocato anche come attaccante (35 gol realizzati nel campionato messicano); un ruolo che non ha mai potuto rivestire ai Mondiale a causa dell'opposizione del presidente della Fifa Joseph Blatter. Il carattere estroverso di Campos si manifestava soprattutto nelle divise da portiere che indossava: indimenticabili quelle sgargianti casacche 'fuori misura' dense di colori 'vivi' che riempivano le bande trasversali di rombi e triangoli. La peculiarità di quelle maglie era rappresentata dal fatto che furono ideate dallo stesso Campos prendendo spunto dalla cultura 'surfista', uno sport di cui Campos era grande appassionato. Per anni è stato un 'uomo immagine' della Nike e, a fine carriera, ha deciso di diventare commentatore tecnico per la Tv messicana. A differenza di Higuita e Chilavert, Campos non è mai salito alla ribalta per problemi extra-calcistici, riuscendo così a limitare la sua sfrontatezza e 'follia' ai soli campi di calcio.