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Quanto costa comprare un intero isolato in Montenapolone?

Spoiler: 1, 1 miliardi di euro

Quanto costa comprare un intero isolato in Montenapolone?  Spoiler: 1, 1 miliardi di euro
Cortile interno dell'isolato di Via Montenapoleone 8
L'edificio liberty del Bar Magenta
L'isolato tra Via Manzoni e via Andegari
L'edificio che ospita l'hotel Il Duca di Meliá Hotels International

Ieri, è stato siglato un accordo tra la Reale Compagnia Italiana, società per azioni fondata nel 1862 che include 330 famiglie storiche di Milano, e il fondo di investimenti americano Blackstone per una vendita immobiliare da 1,1 miliardi che ha visto passare nelle mani dei compratori alcuni dei più importanti palazzi storici della città. In particolare, è passato in mani americane l’intero isolato di Via Montenapolone 8, quello di Cova e di Prada, i palazzi tra Via Manzoni e Via Andegari e, fuori dal Quadrilatero, il palazzo liberty che ospita lo storico Bar Magenta tra Cadorna e Sant’Ambrogio, alcuni immobili di Via Vincenzo Monti, l’albergo ME Milan Il Duca in Piazza Repubblica e, a Torino, la Galleria Subalpina. Si tratta in primo luogo di uno dei deal immobiliari più importanti dell’ultimo decennio a Milano, ma anche di un’operazione che ha visto il letterale old money milanese, una serie di famiglie nobiliari che da oltre un secolo si tramandavano quelle proprietà, cedere i propri possedimenti storici in blocco. Bisogna infatti sottolineare che la regola principale dei membri della Reale Compagnia Italiana è che, per statuto, tutte le proprietà dovessero essere passate solo a eredi e successori - svolgendo il ruolo di cassaforte azionaria e immobiliare per la ricchezza dell'antica aristocrazia della città che, oggi come agli inizi del secolo, si riuniva proprio da Cova e frequentava i salotti di Montenapoleone.

Cortile interno dell'isolato di Via Montenapoleone 8
L'edificio liberty del Bar Magenta
L'isolato tra Via Manzoni e via Andegari
L'edificio che ospita l'hotel Il Duca di Meliá Hotels International

Dietro la decisione della Reale Compagnia Italiana di vendere i propri asset ci sono questioni economiche: fino a due anni fa, infatti, i vari immobili che sono stati ora venduti erano valutati per circa 80 milioni di euro ma nel 2020 la valutazione è salita a 1,2 miliardi – che avrebbe comportato la necessità di pagare 140 milioni di imposte per i proprietari italiani. La rapida firma dell’accordo sarebbe stata siglata, inoltre, prima del 15 novembre per evitare di pagare imposte maggiorate sulla rivalutazione delle azioni. Il valore simbolico della vendita, anche se non immediatamente percepibile, è molto forte: anche se nel 2021 il mondo dell’aristocrazia italiana ha perso la rilevanza sociale che aveva negli anni ’50 e ’60, i suoi possedimenti fondiari erano l’ultima manifestazione tangibile della presenza di famiglie storiche come i Borromeo, i Medici di Marignano, i Brambilla di Civesio e i Melzi D'Eril, che erano anche un enorme pezzo della storia milanese.