Tutte le influenze dietro il logo di Meta
Un tuffo negli anni '90 e nella poca originalità
02 Novembre 2021
Se con Meta Mark Zuckerberg promette di portare i social network nel futuro, il suo logo sembra decisamente un salto nel passato del graphic design. Fin dalla presentazione delle nuova piattaforma, i paragoni sono stati molteplici: da chi ci vedeva un pretzel a chi invece ha parlato di plagio invocando i loghi di Microsoft Visual Studio o del "thiking loop" di IBM. In realtà il simbolo di Meta è stato creato per rappresentare la consapevolezza "che c'è sempre qualcosa di nuovo da costruire", come ha spiegato Zuckerberg che ha ricondotto l'origine del nome al greco μετά, termine greco usato per rappresentare quello che c'è dietro. Per rendere ancora meglio questa idea, il logo è stato progettato per cambiare ed evolvere come spiegato dal design team in un post apparso sul blog dell'azienda: "Il simbolo di Meta forma un loop continuo che funziona indipendentemente sia in ambienti 2D che 3D. È stato progettato per essere vissuto da diverse prospettive, può sembrare un M per la parola Meta ma anche a un simbolo dell'infinito, per rappresentato l'orizzone senza confini del metaverso." Pur non avendo una paternità accertata, il simbolo dell'infinito viene spesso ricondotto a quello di Uroboro, in cui un serpente o in alcuni casi un drago si morde la coda, creando così un cerchio senza inizio e fine che rappresenta il ciclo della vita e della morte. Ma tolti i tecnicismi, il logo del Metaverso secondo Facebook si colloca nella lunghissima lista di simboli dell'infinito usati dal 2008 a oggi.
Bill Gardner, responsabile dell'annuale Logo Trend Report, ha raccontato a Quartz come all'interno del suo database creato su LogoLounge abbia trovato oltre 1200 loghi simili a quelli di Meta tra cui quello creato dalla graphic designer danese Maria Grønlund nel 2015 per una start-up dal nome familiare, Metta. Anche il font è stato soggetto di critiche, tra tutte quelle del designer Erik Spiekermann, creatore a metà degli anni '80 del font Meta utilizzato negli uffici postali della Germania dell'Ovest e completo di un logo che, ovviamente, era proprio un simbolo dell'infinito. Se quella con Spiekermann può essere una semplice coincidenza, Joe Darger e Zack Shutt sembrano pensarla in modo completamente diverso.
I due founder di Meta PC si sono detti disposti a vendere la trademark applicants del loro naming per 20 milioni di dollari. In attività da circa un anno, lo scorso agosto Darger e Shutt hanno registrato il nome Meta per l'uso su computer, laptop, tablet, software e altri oggetti appartenenti alla sfera tech. In caso Zuckerberg accettasse l'offerta, i due sarebbero disposti a occuparsi di un totale rebranding della propria azienda. In attesa di una riposta da parte del founder di Facebook, è innegabile come la scelta del logo e del naming per la nuova piattaforma sia sembrata alquanto superficiale e approssimativa. Il simbolo dell'infinito, con tutti i suoi significati, è stato un trend degli anni '90: dai tatuaggi alle cover di molti dischi, se Mark Zuckerberg vuole davvero portarci nel futuro forse si sarebbe dovuto impegnare di più nella scelta del logo.