Cos’è Lynk & Co, il brand a metà fra automotive e car sharing
Siamo stati ad Anversa ad assistere all'apertura del nuovo car club, prima del suo arrivo in Italia
31 Agosto 2021
Questa domenica Lynk & Co arriverà a Milano per la prima tappa del suo tour italiano, che toccherà anche Torino e Napoli, con un pop-up in City Life che durerà dal 5 al 13 settembre. Un'intera settimana durante la quale si potrà scoprire il mondo del nuovo mobility brand a metà fra la casa automobilistica che vende auto e un servizio di car sharing che consente agli abbonati di noleggiare le auto presenti sul territorio per un abbonamento mensile. Un nuovo concept di spostamento urbano che è presente sul territorio attraverso una serie di club che fungono da centrali operative per il brand ma anche come social hub per abbonati e proprietari di auto, dove ci si può incontrare, partecipare a workshop e incontri, scoprire i nuovi prodotti ma anche rilassarsi nell’area lounge o partecipare a eventi. Dopo il successo in Svezia, Lynk & Co ha aperto il suo terzo club ad Anversa, in Belgio, all’inizio di agosto, ne aprirà un altro a Berlino - la prossima sarà l'Italia. L’obiettivo del servizio di abbonamento mensile è quello di ridurre la presenza di auto sulle strade (e dunque i problemi di parcheggi e di traffico) e aprire la mobilità a una fascia più larga e inclusiva di persone permettendo anche a chi non ha auto di muoversi in città, prendendo in prestito un veicolo da altri membri che hanno acquistato la macchina e pagando solo per i chilometri percorsi.
Se la mission della casa automobilistica tradizionale è quella di vendere auto, l’obiettivo di Lynk & Co è allargare la propria community, cercando anche di proporre alle nuove e alle vecchie generazioni di guidatori un modello più efficiente e sostenibile di gestione delle risorse. La chiave di volta dell’intero sistema è la tecnologia digitale: una piattaforma di sharing che tramite una app dedicata gli abbonati al servizio mensile e i proprietari di auto possono usare per gestire le prenotazioni e condividere la posizione del veicolo. I modelli di Lynk & Co possiedono infatti un pulsante di condivisione, che permette ai proprietari delle auto di guadagnare condividendo la propria vettura. I proprietari sono poi in grado di monitorare la propria auto grazie a un’app dedicata e riunirsi nei club Lynk & Co. Al momento i club del marchio sono presenti a Goteburg e ad Amsterdam, ma a inizio agosto ne è stato aperto uno ad Anversa mentre a metà settembre ne arriverà uno nuovo a Berlino, nella zona di Mitte – in Italia la tour experience arriverà a Milano dal 5 al 13 settembre per poi spostarsi anche a Torino e Napoli. Ci saranno drink e gelati, murales e installazioni, una selezione di prodotti lifestyle e, ovviamente, la possibilità di provare su strada la 01.
Il modello 01 di Lynk & Co, un SUV elettrico ibrido dotato di tettuccio apribile panoramico, touchscreen, ricarica wireless per cellulari, navigazione online, hotspot WiFi, sistema di assistenza al parcheggio intelligente, impostazioni personali su cloud ma anche una fotocamera integrata per scattare selfie o riprendere il panorama dall’auto – con la possibilità di trasferire gli scatti su telefono o postarli sui social direttamente dall’auto. L’auto è inoltre la prima al mondo con sedili in Econyl sostenibile, e che anche grazie alle sue performance ha vinto il primo posto per la Best Green Emission Initiative dalla redazione di Marie Claire UK.
L’impegno per la sostenibilità di Lynk & Co va oltre l’organizzazione di una mobilità urbana più efficiente e la tutela dell’ambiente, ma include anche la sostenibilità e la parità dell’ambiente di lavoro. Secondo una ricerca di Statista, infatti, il settore automotive è uno dei più bassi classificati per parità di genere, con una media del 15% di donne che lavorano al suo interno contro una stragrande maggioranza di uomini. Per questo il marchio si è impegnato a raggiungere un’equa ripartizione del 50% dei generi fra i suoi impiegati entro la fine dell’anno che, entro il 2023, porterà anche a una equa divisione fra generi anche per le posizioni manageriali. Attualmente l’azienda detiene una percentuale 3 volte superiore rispetto alla media del settore, con il 45% del team e il 33% dei dirigenti che si identifica nel sesso femminile, mentre una parità fra i generi è stata già raggiunta nel consiglio d’amministrazione dell’azienda. A questo proposito abbiamo intervistato Telma Negreiros, Vicepresidente PR & Comunicazione per l’Europa di Lynk & Co in occasione dell’apertura del club di Anversa:
«L’aspetto dell’inclusivity e della gender equality è parte del DNA di Lynk & Co: parte della nostra strategia ma anche parte di chi siamo come brand. Come brand, siamo interessati a ricevere candidature da parte di donne e di minoranze. […] Abbiamo condotto uno studio che mostra come avere più donne fra i dirigenti possa far aumentare i profitti e promuovere un ambiente di lavoro migliore con più opinioni, più idee, più ispirazioni. […] E oltre al fatto che è arrivato il momento di creare un cambiamento nel settore, essere inclusivi è un bene per il lavoro e per il business. È per questo che abbiamo riunioni settimanali sulla diversity e sulla gender equality».