Scarlett Johansson ha fatto causa a Disney per la release in streaming di “Black Widow”
L’attrice potrebbe perdere 50 milioni di dollari
30 Luglio 2021
Scarlett Johansson ha fatto causa a Disney a causa della scelta dell’azienda di distribuire il nuovo film di Marvel, Black Widow, simultaneamente nei cinema e sulla propria piattaforma streaming Disney+. Secondo il contratto firmato dall’attrice, infatti, al suo salario per il film doveva essere aggiunta una percentuale relativa ai risultati del box office cinematografico – mentre la release digitale del film, ancorché attraverso il servizio Premium di Disney+, ridurrà quella cifra enormemente. Il WSJ ha infatti previsto che la doppia release potrebbe togliere all’attrice un guadagno di 50 milioni di dollari. Secondo quanto scritto dai legali di Johansson:
«Disney sapeva che la cannibalizzazione dei risultati al box office da parte di Disney+ avrebbe risparmiato a Marvel (e dunque anche a Disney) grandi quantità di denaro che altrimenti sarebbero state dovute alla signorina Johansson».
I legali di Disney hanno risposto chiamando in causa il Covid-19 e menzionando il fatto che non tutti possono o vogliono recarsi al cinema con la pandemia ancora in corso, e che, soprattutto, gli obblighi contrattuali fra gli studios e l’attrice siano stati rispettati. Il problema legale risiede però nei dettagli del contratto che, secondo le prime valutazioni, rimanevano ambigui sulle modalità della distribuzione cinematografica esclusiva – anche se i legali della Johansson sostengono che il termine stesso di “distribuzione cinematografica” implichi una distribuzione esclusiva nei cinema fisici.
Questo caso è solo l’ultimo tassello di una più grande controversia che ha animato Hollywood sulle modalità di distribuzione dei film, che si avviano a diventare sempre più ibride tramite le piattaforme streaming, attirando però la forte disapprovazione di autori e registi come Christopher Nolan e Denis Villeneuve.