I quattro film preferiti di Tyler, The Creator
Il rapper ne ha parlato nella sua ultima auto-intervista
23 Ottobre 2020
Durante la Adobe MAX 2020 Creativity Conference dello scorso mercoledì, Tyler, The Creator ha fatto un’apparizione a sorpresa con una divertente auto-intervista durante la quale il rapper ha avuto modo di dimostrare ancora una volta tutto il suo istrionismo interpretando tre diversi personaggi: se stesso, la parodia di un rapper newyorchese e un giornalista ispirato a quell'Igor portato in scena da Tyler nei numerosi videoclip tratti dall'omonimo album.
Per esplorare meglio i suoi gusti, nss magazine ha stilato una lista dei quattro film preferiti di Tyler, The Creator.
Napoleon Dynamite (Jared Hess, 2004)
Assoluto cult movie dei primi anni 2000, Napoleon Dynamite è uno di quei film che può capitare solo una volta ogni generazione. La particolarità di questo film è la sua qualità di progetto locale: regista e protagonista si conobbero all’università, l’idea del personaggio nacque durante un progetto universitario e venne girato e ambientato nella città natale del regista. Realizzato con un budget minuscolo nel giro di tre settimane (costò infatti 400.000 dollari e ne guadagnò 46 milioni), questo film è entrato negli annali della commedia americana per le sue scene surreali (iconica rimane quella del ballo scolastico con Jamiroquai in sottofondo) e per la sua estetica che anticipava l’ascesa del normcore, la wave del vintage e, secondo Repeller, persino il periodo western di Raf Simons e la brevissima ma significativa era di CALVIN KLEIN 205W39NYC.
Scary Movie 2 (Keenen Ivory Wayans, 2001)
Il film che trasformò una semplice parodia dei teen horror anni ’90 in un’istituzione del cinema comico americano. Pur non essendo il più riuscito o di successo della saga (il terzo è decisamente il migliore dei cinque), Scary Movie 2 ha contribuito alla pop culture con almeno un personaggio iconico, il maggiordomo Hanson (quello della leggendaria battuta: «Germi miei»), e lanciando la saga in una direzione più ambiziosa, che lo avrebbe reso negli anni successivi il capostipite di un’intera generazione di film dalla meta-comicità trash.
Le donne della mia vita (Mike Mills, 2016)
Piccola perla dell’indie americano, Le donne della mia vita segue la storia di una famiglia nella California del 1979. Con un cast guidato da Annette Benning, Elle Fanning e Greta Gerwig è un ritratto straordinariamente onesto e genuino della vita di un gruppo di persone, della musica che amavano, della maniera in cui passavano i pomeriggi. È un film molto artistico ma privo di qualunque pretenziosità intellettuale e per questo veramente emozionante.
Il gatto e il cappello matto (Bo Welch, 2003)
Assurda e bizzarra commedia tratta da una delle opere più celebri dell’autore Dr. Seuss, Il Gatto e il Cappello Matto, avrebbe dovuto replicare il successo de Il Grinch con Jim Carrey ma la critica lo odiò, così come i parenti di Seuss e anche il pubblico, a causa del suo humor infantile e della sua distanza dal libro originale - un vero classico per l'infanzia in America. Il film in realtà non è del tutto privo di valore, considerato come sia in linea con la comicità che Tyler, The Creator porta di solito sullo schermo e per l’estetica assolutamente over-the-top che distingue la production del film, tutto colori pastelli ipersaturi e scenari surrealisti che sembrano usciti da una pubblicità di giocattoli che riecheggia lo stile post-Flower Boy adottato d Tyler negli ultimi anni.