Mirage Gstaad, una casa ricoperta di specchi tra le montagne svizzere
L’installazione di Doug Aitken è un'esperienza sensoriale che elimina i confini tra edificio e paesaggio
22 Dicembre 2019
Dopo il deserto di Palm Springs e gli spazi di una ex banca a Detroit, in Michigan, Doug Aitken ha scelto le Alpi svizzere per continuare ad esplorare l'interazione tra uomo e ambiente. Gstaad, popolare meta vacanziera del gotha internazionale nel Canton Berna, è il luogo che ospita e dà il nome all’ultima installazione dell’artista: Mirage Gstaad. Presentata in occasione della terza edizione della rassegna artistica Frequencies - Elevation 1049, curata da Neville Wakefield e Olympia Scarry, l’opera altro non è se non una casa rivestita in pannelli ALUCOBOND® naturAL Reflect.
La struttura riprende i ranch californiani degli anni ‘20 e ‘30 che incorporano le idee dell'architetto modernista Frank Lloyd Wright con le tradizionali case del West americano, ma ne rielabora le caratteristiche attraverso superfici inclinate, specchiate e pareti riflettenti. Interno ed esterno, ambiente e edificio diventano una sola cosa, un surreale caleidoscopio progettato per riflettere e interagire con il paesaggio montano, adattandosi mese dopo mese ai cambiamenti stagionali. Come racconta l’artista:
"Lo spettatore può tornare all'opera mentre le stagioni cambiano, durante una tempesta in autunno o in estate quando è un pascolo verde. Mentre le nostre vite cambiano, l'opera d'arte si trasforma con noi".
Parlando del suggestivo gioco di specchi della casa, frutto della luce naturale e dei cambiamenti climatici che la illuminano, l’artista ha aggiunto:
"L'opera è davvero la somma del paesaggio che la circonda. Quando si pensa all'arte spesso si pensa a qualcosa di più solido, ma Mirage si muove in modo autonomo. Cambia in una forma quasi camaleontica".
Mirage Gstaad è un’installazione site-specific temporanea e sarà visitabile fino al gennaio 2021, interni compresi, anch’essi a specchio. L'accesso? È totalmente gratuito.