Il nuovo store di Louis Vuitton a Seoul
Il primo progetto di Frank Gehry in Corea del Sud
04 Novembre 2019
Con un party che includeva tra gli ospiti le attrici hollywoodiane Chloe Grace Moretz e Alicia Vikander, qualche giorno fa Louis Vuitton ha aperto le porte del suo nuovo store di Seoul. Situato nel quartiere Gangnam della città, l’edificio è la prima creazione di Frank Gehry in Corea del Sud e, oltre a condividere molte somiglianze con l'edificio della Fondazione LV a Parigi, anch’essa progettata dall’archistar, è un omaggio alla cultura della Corea del Sud.
Ciò che mi ha colpito quando ho visitato Seoul quasi 25 anni fa, è stato il rapporto tra l'architettura e il paesaggio naturale. Ricordo ancora chiaramente le forti impressioni che avevo avuto nel giardino del tempio di Jongmyo. Sono felice di aver progettato Louis Vuitton Maison Seoul, che riflette i valori tradizionali della cultura coreana.
Queste le parole di Gehry, che fra le ispirazioni dietro al progetto ha citato la fortezza di Hwaseong del XVIII secolo ed i "movimenti in picchiata e costumi bianchi" della Dongnae Hakchum (Crane Dance). Questi elementi dell'architettura storica coreana sono diventati una struttura quasi poetica caratterizzata da un unico ingresso in vetro curvo che copre l'intera facciata, a partire da un alto vestibolo e vetrata a zig-zag, fino a una serie di terrazze chiuse che culminano in onde di pannelli di vetro a griglia. Ogni dettaglio, come anche le pareti in pietra bianca, è stato pensato per evocare l’impressione del volo, di un edificio “senza peso” capace di sfiorare le nuvole.
All'interno, Peter Marino ha giocato con altezza e texture, alternando all’atrio di 12 metri di altezza i salotti più piccoli creati per un’esperienza di shopping intima e distribuiti su cinque piani collegati da una scala “fluttuante”.
Gli spazi interni sono stati progettati con un rigore miesiano per enfatizzare maggiormente la qualità scultorea energetica e fluttuante dell'esterno di Gehry. La pietra interna fluisce dall'esterno. Il dinamismo dei volumi rettangolari contrasta nettamente con gli scudi di vetro barocchi dell'edificio.
Il piano interrato ospita le collezioni maschili di Louis Vuitton, mentre il vestibolo di vetro al primo piano si apre direttamente su uno spazio dedicato alle collezioni femminili. Ovunque installazioni d'arte floreale, piante lussureggianti e arredi colorati fanno da cornice alle linee di accessori e al prêt-à-porter di Louis Vuitton, ma anche a selezionati articoli per la casa, tra cui spiccano i modelli della collezione Objets Nomades.