5 curiosità su Palazzo Pitti
In occasione del Pitti Uomo vi sveliamo i segreti della magica location fiorentina
09 Gennaio 2019
Dall’8 all’11 gennaio la moda internazionale invade Firenze in occasione del Pitti Uomo 2019. In questi quattro giorni il fashion world si confronta sulle nuove tendenze, animando con i suoi outfit ricercati non solo una delle città più cool d'Italia ma anche una delle sue location più suggestive, Palazzo Pitti, che insieme ad altre sedi, ospita l'attesissimo appuntamento. Se sulla manifestazione si sono già spesi fiumi di parole, cosa sappiamo in realtà sul magnifico edificio che la ospita? Situato sul colle di Boboli, questo palazzo che abbraccia con le sue enormi facciate l’omonima piazza del centro storico nel quartiere d'Oltrarno è stato voluto nel 1485 dal banchiere fiorentino Luca Pitti.
La sua costruzione, protratta lungo l'arco di quattro secoli, intorno all'originario corpo centrale, costituito da sette finestre su due piani, lo ha reso una delle perle architettoniche della città, tanto da essere stata scelta scelta come reggia di tre dinastie, i Medici (che lo hanno acquistato dopo che la famiglia avversaria dei Pitti cadde in disgrazia), i Lorena e i Savoia.
In tempi più recenti è diventato la sede di diversi musei: la Galleria Palatina che ospita un’ampia collezione di quadri del XVI e XVII secolo e comprende opere di Raffaello, Tiziano, Correggio, Rubens, Van Dyck; gli Appartamenti Reali dove sono conservati arredi d’epoca risalenti al XIX secolo; la Galleria d’Arte Moderna con oltre 2000 tra dipinti e sculture che comprendono un arco di tempo che va dal Neoclassicismo al XX secolo; il Museo degli Argenti raccoglie la grande collezione di oggetti preziosi appartenuti ai Medici; il Museo della Moda e del Costume che conta abiti e manufatti della moda ripercorrendo la storia degli ultimi 300 anni; il Museo delle Porcellane si trova all’interno del Giardino di Boboli, uno spazio tanto spettacolare da essere considerato il più bell’esempio di giardino rinascimentale del mondo e ispiratore di quello di Versailles.
Ecco altre 5 cose da sapere su Palazzo Pitti.
- La sua storica imponenza
Con i suoi 250 metri di lunghezza, Palazzo Pitti era, all’epoca della costruzione avvenuta intorno al 1440, la più grande e imponente residenza privata della città di Firenze e la prima ad avere uno spazio adibito a piazza dinnanzi. Infatti pare che il committente, totalmente invasato dalla rivalità con la famiglia Medici, inserì tra le specifiche inderogabili del progetto due richieste molto particolari: il cortile doveva contenere come dimensione Palazzo Strozzi e le finestre di Pitti dovevano essere più grandi della porta principale della suddetta residenza degli acerrimi nemici.
- (Probabilmente) venne realizzato da Brunelleschi
Secondo la leggenda (e quanto riportato da Vasari) la struttura potrebbe essere opera di Filippo Brunelleschi. Una teoria insinua, inoltre, che Pitti avesse usato per la sua monumentale proprietà un progetto in origine realizzato dal famoso architetto per palazzo Medici e cestinato dall’odiato Cosimo il Vecchio perché ritenuto troppo sfarzoso. Sarà vero? Difficile dirlo. Si sa solo che l’architetto incaricato ufficialmente dell’impresa fu Luca Fancelli, secondo alcuni allievo di Brunelleschi. Nel corso degli anni, la dimora venne ampliata e modificata a varie riprese fino al 1783, tra gli altri da Bartolomeo Ammannati (autore del fastoso cortile porticato caratterizzato dal motivo a gradoni) e Giulio Parigi.
- La sua facciata nasconde un segreto
Come molti altri palazzi fiorentini, Pitti presenta un impianto esterno formato da pietre più grandi alla base che, man mano che salgono verso i piani superiori diventano sempre più piccole e raffinate. Nella parte dove il bugnato è più grezzo, cioè quella inferiore, precisamente sulla sinistra del portone centrale (guardando la facciata), si possono notare due pietre sbozzate con opposte caratteristiche, una molto lunga e una cortissima. Secondo quanto narra la leggenda esse furono poste una accanto all’altra probabilmente su indicazione di Luca Pitti, che, simbolicamente e con non poca arroganza, identificava se stesso nella pietra più grande ed i suoi avversari in quella più piccola.
- Il Corridoio Vasariano è una delle sue parti più importanti
Un percorso privato e sopraelevato collega Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio, attraversando la Galleria degli Uffizi e oltrepassando l’Arno sul Ponte Vecchio. Il famoso Corridoio Vasariano venne realizzato in soli 5 mesi da Giorgio Vasari per volere del granduca Cosimo I de‘ Medici nel 1565, in occasione del matrimonio tra il figlio del granduca, Francesco, e Giovanna d'Austria. L'idea del percorso sopraelevato era nata per dare opportunità ai granduchi di muoversi liberamente e senza pericoli dalla loro residenza al palazzo del governo.
- Qui nasce il concetto di Made in Italy
Quando il 22 luglio del 1952, nella Sala Bianca, per la prima volta la moda italiana sfila davanti ad una platea riservata solo a buyers e giornalisti stranieri, Firenze diventa una delle capitali dello stile. Proprio nella città toscana nel febbraio 1951 il marchese Giovanni Battista Giorgini aveva presentato a casa sua, a Villa Torrigiani, le creazioni delle sorelle Fontana, di Jole Veneziani, di Fabiani, Pucci, Noberasco, Carosa e Schuberth, dando vita così alla prima sfilata d’Alta Moda Italiana.