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L'ambasciata australiana a Bangkok sigilla l’incontro tra due paesi

Il progetto di BVN esplora il potenziale narrativo dell'architettura attraverso una giustapposizione di tradizioni diverse

L'ambasciata australiana a Bangkok sigilla l’incontro tra due paesi Il progetto di BVN esplora il potenziale narrativo dell'architettura attraverso una giustapposizione di tradizioni diverse

Le ambasciate sono edifici satelliti in territorio straniero, ma se, invece, li considerassimo luoghi d’incontro tra politiche e culture diverse?

È, più o meno, quello che ha pensato lo studio BVN progettando la nuova ambasciata australiana a Bangkok.

Il vocabolario del linguaggio architettonico dell'edificio con la sua forma organica curva, ispirata al paesaggio naturale del paese dEi canguri e koala, rievoca i canyon erosi e le dune di sabbia stratificate dei paesaggi intagliati dal vento, i pattern casuali della corteccia di eucalipto, le superfici morbidamente curve delle pietre di fiume; mentre il colore riflette sia i deserti dell'Australia sia i tradizionali mattoni mon tailandesi.

Proprio le solide pareti di mattoni rossi, con le loro forme ondulate e le superfici lisce, si drappeggiano come tende senza peso, animate dal ritmo sincopato dei piani in cemento angolato che suddividono le aperture delle finestre. Questa soluzione stilistica scelta anche per confondere e ridurre al minimo gli angoli di tiro di potenziali cecchini, espone lo spessore della struttura e lascia intuire una delle caratteristiche fondamentali di un complesso governativo moderno: la sicurezza del personale e degli utenti. 

Sicurezza sì, ma discreta, mitigata in modo tale che la costruzione sia in grado di infondere un allegro senso di calma.

Tutto ciò è reso possibile dall'acqua che, come è tipico nell'architettura tradizionale thailandese, anima sia gli spazi esterni che quelli interni, riflettendo i raggi solari e proiettando luminosità in tutti gli spazi di lavoro.

Perfetto esempio di questo mix interculturale è l'edificio della cancelleria, il fulcro della composizione dell'ambasciata, che si innalza attraverso la superficie di un piano d'acqua quadrato, collegato attraverso ponti e giardini agli altri edifici di supporto, ognuno dei quali ha una propria forma indipendente, materiali diversi e un modo diverso di relazionarsi al piano d'acqua unitario.