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Instagram ci rende più acculturati

#instapoet

Instagram ci rende più acculturati  #instapoet

Nel magico/dannato mondo dei social network, le persone hanno costruito un universo fatato in cui tutto è perfetto, tutti hanno la pelle luminosa e di porcellana, ascoltano buona musica, fotografano tramonti dalle sfumature irreali e il lato migliore di ciascuno ha il sopravvento. 

Non sembrerebbe adatto accusare questi utenti di falsità perchè, in fin dei conti, anche quando le fotografie si scattavano con le macchinette digitali formato mattone, nessuno gradiva essere immortalato a tradimento appena mattina. Quando si usava MySpace ci si impegnava a creare la playlist perfetta e a riportare stati, frasi, poemi "sinonimi di saggezza, sensibilità e intelligenza". 

Ecco, oggi grazie ad Instagram tutti possiamo migliorare noi stessi, ma questa volta non si parla di filtri, di orecchie da gattino o arcobalenti in faccia, ma di poesia. Le persone stanno tornando ad amare la poesia grazie agli "Instapoets”, ovvero promettenti Baudelaire che tra un post e l'altro, condividono con il mondo social i loro pensieri, le loro riflessioni, la loro arte. 

Reazione a catena sarà dunque la condivisione del contenuto e dunque la diffusione di quello che potremmo considerare un moderno schizzo di poesia. 

Andando a curiosare su Instagram, l'ormai popolarissimo hashtag #instapoet vanta più di 1.800.00 post, tra scatti di copertine di libri e fogli di quaderno con frasi scritte a penna. La bellezza delle cancellature rende il tutto più reale e allontana quella realtà che ormai impliciamente e superficialmente associamo al mondo di Instagram fatta di selfie, selfie e belfie. 

Esempio emblematico di quanto questo fenomeno abbia acquisito risonanza è il canadese Rupi Kaur il quale, grazie all'hashtag #instapoets, è riuscito a mostrare il suo talento per poi pubblicare Milk and Honey, una raccolta personale delle sue più belle citazioni. 

Tra 17.600 adulti statunitensi l’11,7 per cento ha dichiarato di aver letto almeno una poesia nel 2017. Un enorme passo in avanti rispetto al 6,7 per cento nel 2012.

Jennifer Benka, direttore dell’Academy of American Poets ha non a caso dichiarato:

"...poeti come Rupi Kaur che condividono il loro lavoro sui social network hanno contribuito a incoraggiare sempre più giovani a riconnettersi con la poesia”.

Possiamo dunque dire che Instagram ci sta rendendo tutti più romantici e acculturati?