Taizhou Contemporary Art Museum: il sogno Brutalista nella provincia cinese di Zhejiang
Opera del team di architetti di Atelier Deshaus
10 Giugno 2018
tian fangfang
Le costruzioni che permettono ai più importanti architetti di mostrare le loro abilità?
I musei. Da Renzo Piano a Rem Koolhaas, da Jean Nouvel a Zaha Hadid, tutti, ognuno secondo il proprio stile, ha cercato di progettare un luogo iconico in cui custodire l’arte.
A questa lunga lista di archistar sta per aggiungersi anche l’Atelier Deshaus, uno studio con sede a Shanghai, che ha appena completato il rinnovamento strutturale di un edificio industriale in cemento nella provincia cinese di Zhejiang, trasformandolo nel Taizhou Contemporary Art Museum.
Il progetto, situato all'interno del parco culturale e creativo di Shamen Grain Depot, occupa uno spazio totale di costruzione di 2.450 metri quadrati, con otto sale espositive disposte su quattro piani che si sviluppano in una vasta area di ex fabbriche e magazzini nello stile dell'ex Unione Sovietica.
Il museo è stato concepito per formare un'innovativa atmosfera spaziale artistica attraverso il confronto tra la rugosità del calcestruzzo gettato in opera e lo spazio formato dalla struttura a volta a botte parallela che implica un'integrazione tra interno ed esterno, integrando perfettamente in sé il sistema di illuminazione.
I visitatori entreranno nell'edificio tramite una lobby, che confina con una piazza pubblica esterna e potrà ospitare eventi pubblici, inclusi anche una caffetteria e un negozio d'arte.
Una scala a chiocciola conduce alle sale espositive, che, seppur di diversi livelli, condividono una sorta di trasparenza spaziale che dà l’impressione che una si infili nell'altra.
La sala all'ultimo piano, con soffitto a volta a botte, offre agli ospiti un'ampia vista sulla catena montuosa circostante.