Kanye West vs il resto del mondo
Il rapper ama Trump, non perdona Taylor Swift e ha qualcosa da dire anche sulla schiavitù
02 Maggio 2018
Ogni volta che Kanye West apre bocca succede un disastro.
Ha lodato (di nuovo) Donald Trump in una serie di tweet, definendolo un fratello con la sua stessa energia di drago, scatenando così le reazioni contrariate non solo della scena hip hop, ma del mondo della musica più in generale e pare che, proprio per questo, abbia perso milioni di followers, anche se ora alcuni portavoce del social network smentiscono.
— KANYE WEST (@kanyewest) 25 aprile 2018
Se i consensi del rapper calano drasticamente, al contrario, le vendite del suo marchio salgono. Yeezy sembra, infatti, non risentire dell’effetto #GrabYourWallet (campagna dedicata a provocare la rapida scomparsa di qualsiasi marchio associato alle ideologie di estrema destra che Trump espone) e su rivendite di abbigliamento e scarpe come StockX o Grailed registra un aumento di hype e vendite.
Chissà se le nuove dichiarazioni di Kanye sortiranno gli stessi effetti.
Mr Kardashian ha rilasciato un paio di nuove interviste, a TMZ e a Charlamagne Tha God per “Mr. West’s California” e, come al solito, non ha risparmiato niente e nessuno.
Ha indicato l’incidente ai VMA del 2009 con Taylor Swift come la goccia che ha fatto traboccare il vaso e lo ha condotto al ricovero ospedaliero per crollo nervoso; ha espresso l’amore per Jay-Z; parlato di liposuzione; ha definito Yeezy un unicorno da 1 miliardo di dollari e ricordato il fallimento di Season 4 come uno dei suoi periodi più bui; ha definito 400 anni di schiavitù per gli afroamericani una "scelta". Una dichiarazione che, ovviamente, ha infiammato negativamente tutta l’opinione pubblica.
Solo nelle ultime settimane West ha il manager, litigato con la suocera Kris Jenner, ha detto di voler pubblicare un’autobiografia, lanciato una serie di nuovi progetti musicali, inviato tweet a raffica (libro filosofico incluso), rilasciato controverse interviste.
my wife just called me and she wanted me to make this clear to everyone. I don't agree with everything Trump does. I don't agree 100% with anyone but myself.
— KANYE WEST (@kanyewest) 25 aprile 2018
Forse troppe attività lasciano poco tempo per riflette sul peso delle proprie parole.
Qui sotto trovate le highlights delle ultime dichiarazioni.
Su Taylor Swift ed il suo break down del 2016:
“Da quei momenti con Taylor Swift, nulla è più stato lo stesso. Il rapporto con le radio si è fatto più difficile, come se avessi perso i miei poteri, tutto è stato più duro dopo quei momenti.”
Sulla sua salute mentale:
“Penso di essere in un posto più forte di quanto non sia mai stato. Dopo la rottura, o mi piace dire, l'innovazione ", dice Kanye," Paura, stress, controllo, controllo, manipolazione, come essere una pedina in un pezzo di vita degli scacchi…conferme di cui non avevo bisogno di preoccuparmi tanto”.
Il mondo come terapia:
"Uso il mondo come terapia. Con chiunque io parli quello è il mio terapeuta... consiglio alle persone, usate le persone che vi circondano come terapeuta perché probabilmente sanno di più su di te."
Su Jay-Z:
"Siamo bravi, ci scambiamo messaggi come energia positiva. Non l'ho visto, ma posso sentirlo."
Kanye ha ammesso anche di essere stato "ferito" dal fatto che Jay-Z e sua moglie Beyoncé non abbiano partecipato al suo matrimonio del 2014 con Kardashian.
Su cosa ha in comune con Trump:
“Adoro sfidare la norma. Amo le persone che non lo amano…
Non ho tutte le risposte che una celebrità dovrebbe avere, ma posso dirti che quando (Trump) correva, è come se avessi sentito qualcosa. Il fatto che abbia vinto dimostra qualcosa. Dimostra che tutto è possibile in America.”
Su Obama che lo ha chiamato “jackass”:
“…sai che sono il tuo preferito, ma non sono rassicurante, ma è per questo che mi ami, quindi dimmi che mi ami. Dì al mondo che mi ami. Non dire al mondo che sono un idiota ..."
Sulla schiavitù:
"Quando senti parlare di schiavitù per 400 anni...400 anni? Suona come una scelta. Sei stato lì per 400 anni ed è tutto per te. È come essere mentalmente in prigione. Mi piace la parola "prigione" perché la schiavitù sta agli afroamericani come l'Olocausto sta agli ebrei. La prigione è qualcosa che ci unisce come un'unica razza, bianchi e neri, siamo la razza umana".
Sul mondo della moda e il fallimento di Yeezy Season 4:
"Avevo 45 minuti di ritardo [per una sfilata di moda], e loro mi hanno tradito, fratello", spiega West. "Ricorda quando LeBron è andato a Miami e lo hanno “ucciso” e bruciato la sua maglia e tutto il resto? Avevo appena finito Madison Square Garden… sono un artista e mi ha colpito emotivamente ".
Su Nike:
“Amo la Nike - ho amato la Nike. Mi ha spezzato il cuore dover lasciare la Nike, ma si sono rifiutati di permettermi di ottenere le royalties sulla mia scarpa e sapevo di avere la scarpa più alla moda al mondo".
Sulla sua nuova musica:
“Voglio creare musica che sia terapeutica".
Sulle sue aspirazioni presidenziali:
"Potrei diventare presidente un giorno”.