Netflix: il servizio di streaming compie vent’anni!
Un periodo nel quale ha completamente rivoluzionato il nostro modo di vedere film e serie tv
16 Aprile 2018
Fino a 20 anni fa se volevi vedere un film in particolare avevi tre opzioni possibili: andare al cinema, aspettare che venisse trasmesso in tv o affittarlo in una videoteca.
Dopo il 14 aprile 1998 tutto è cambiato.
In quella data veniva lanciato un sito web chiamato Netflix.com, il progetto di una piccola startup di Scotts Valley, in California, fondata da Reed Hastings e Marc Randolph.
Si trattava di servizio per il noleggio di DVD, VHS e videogiochi tramite posta. Bastava collegarsi al sito Internet, scegliere il film tra quelli disponibili e, dopo aver pagato $ 6, comprese spese di spedizione, attendere l'arrivo via posta del prodotto. La vera svolta si manifesta, però, solo quando Netflix passa ad una nuova formula: un abbonamento mensile senza limiti che consentiva di scegliere 3 titoli, riceverli via posta in una busta rossa, restituirli e riceverne altri anche più volte nello stesso mese. A febbraio 2007, l’azienda affianca al noleggio di film una piattaforma per lo streaming video con la stessa modalità di abbonamento.
Fondendo la tecnologia della Silicon Valley con quasi tutti gli aspetti di Hollywood, il progetto di Hastings e Randolph è diventato il primo servizio TV e negozio di video al mondo. Un colosso con oltre 117 milioni di abbonati sparsi worldwide e oltre 5.500 impiegati (all’inizio erano circa 30), che vale più o meno $ 135 miliardi, compresi $ 11 miliardi di entrate generate solo nel 2017.
Quello di Netflix, però, non è solo un successo economico, ma è una rivoluzione del nostro modo di usufruire di film e serie tv.
Lanciato con meno di 1.000 titoli, come L.A. Confidential e Boogie Nights, negli anni il servizio di streaming ha ampliato la sua biblioteca con tutti i titoli possibili, comprando repliche TV, vecchi film di ogni genere (classici, indie e documentari…) e cercato di ottenere il prima possibile le nuove pellicole.
Due sono le idee più brillanti che hanno permesso alla piattaforma di ottenere un così grande successo.
La prima è stata suggerire film che agli spettatori sarebbero piaciuti in base ad altri che gli utenti avevano già visto, una cosa del tipo “se ti è piaciuto questo titolo, allora prova anche questo”.
Tale espediente ha funzionato a tal punto che Netflix sostiene che l'80% degli spettacoli guardati sulla piattaforma sono guidati dai suoi suggerimenti.
La seconda, invece, è stata merito di Todd Yellin, vice presidente del prodotto di Netflix: l'idea di catalogare ogni titolo con tag come "dark", "cerebral", "irriverente" o con un altro termine, che ne catturava la sfumatura di genere, tono o carattere.
"La grande svolta di Netflix è stata capire che ci sono molte, molte più componenti di un film di genere, attore, regista, periodo temporale per le quali ti piacerebbe o ti interesserebbe vedere un film" - ha detto spiegato Lowe, ex dirigente di Netflix e attuale CEO di MoviePass - "(Per esempio se) ho qualche stranezza per cui, non importa di cosa si tratti, per qualche ragione voglio vedere un film che viene girato in inverno…Netflix comprende questo genere di sfumature".
Così, nei suoi 20 anni la compagnia è cresciuta sempre più, sfidando giganti come Blockbuster (nel frattempo fallito), canali TV e reti premium come HBO che, su suo esempio, hanno proposto proprie piattaforme, ha ispirato nuovi servizi di streaming in abbonamento come Hulu e Amazon Prime, ma ha anche rivaleggiato con i cinema.
Tante le iniziative dell’ultimo periodo: House of Cards, la sua prima serie "originale" nel 2011; nel 2015 il suo primo film, Beasts of No Nation; L’ingresso nel mercato dei film indie con Okja e Mudbound; l’investimento in progetti di alto profilo; l’acquisito dell’editore di fumetti Millarworld; i mega-accordi con artisti della tv come Ryan Murphy e Shonda Rhimes.
"Hanno dimostrato streaming. Hanno dimostrato l'espansione internazionale. Hanno dimostrato redditività. Hanno dimostrato contenuti originali. E hanno dimostrato un potere di determinazione dei prezzi" - ha dichiarato Mark Mahaney, analista di RBC Capital Markets - "Questi cinque motivi sono il motivo per cui il titolo ha sovraperformato. E devono continuare a dimostrare di andare avanti".
Nessuno sa quale sarà il prossimo decennio di Netflix, ma il futuro dell'azienda dipenderà in gran parte dalla sua capacità di continuare a spingersi oltre nel modificare le abitudini di visione dei consumatori.