Floating Desert Island: la bellezza dell’illusione sulle spiagge australiane
Una “magica” installazione creata da Gjøde & Partnere Arkitekter per il festival “Sculpture By The Sea”
08 Aprile 2018
Scordatevi castelli di sabbia giganti o versioni a granelli di famose sculture, quando si parla di arte in spiaggia gli australiani prendono la cosa molto seriamente.
Da qualche anno, infatti, nelle spiagge tra Sidney e Perth artisti provenienti da tutto il mondo mostrano il loro estro creativo durante “Sculpture By The Sea”, la più grande esposizione d'arte all'aperto del mondo.
Tra riproduzioni di animali marini, padelle, havaianas, hamburger, tubetti di colori, orologi e altre installazioni, rigorosamente enormi, la proposta più interessante di quest’anno è stata fatta dallo studio di architettura danese Gjøde & Partnere Arkitekter: un'isola deserta.
Il team ha costruito a Cottesloe Beach un muro lungo 72 metri fatto di specchi di vetro, incollati su pannelli di compensato di dimensioni standard e supportati da telai triangolari in legno che divide una sezione della sabbia (un'area di circa 880 mq) in un semicerchio.
La parete curva si affaccia sull'Oceano Indiano ed il riflesso della sabbia che si fonde con le acque blu soffice e l'orizzonte crea l'illusione di uno spazio chiuso; una sorta di isola deserta che galleggia in un mare infinito.
Bambini che giocano sulla spiaggia, coppie che camminano sulla sabbia, amici che si rilassano insieme, ragazze che prendono il sole, tramonti romantici diventano tutti parte dell'installazione.
Infatti, Johan Gjøde, direttore creativo e fondatore di Gjøde & Partnere Arkitekter descrive l'installazione sia come cornice del paesaggio che come cornice per l'interazione sociale:
"L'idea dietro l'isola deserta è di aggiungere una qualità spaziale all'orizzonte infinito che si estende attraverso il mare. Estendendo l'orizzonte sulla spiaggia, vogliamo creare uno spazio che stimoli l'immaginazione ... ".
Bellissimo e un po’ magico.
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