Gigi e Bella Hadid contro Donald Trump
#NoBanNoWallMarch
31 Gennaio 2017
Se anche Gigi and Bella Hadid scendono in piazza per protestare contro Donald Trump, la questione deve essere dannatamente seria. Dopo la Women's March che lo scorso fine settimana ha riunito milioni di persone e tantissime celebrities, da Madonna ad Alicia Keys, il 29 gennaio a New York è stato il turno della #NoBanNoWallMarch. Il motivo della nuova manifestazione? Ovviamente le recenti scelte politiche del Presidente degli Stati Uniti intenzionato a frenare l'immigrazione, costruendo un muro per arginare l'afflusso di messicani negli Usa ed impedendo l'ingresso nel Paese a tempo indeterminato per i rifugiati siriani e ai musulmani per almeno 120 giorni. Le sorelle Hadid si sono unite al corteo di protesta ed hanno marciato, insieme ad altre 10.000 persone, per l'uguaglianza stringendo un cartello su cui era scritto: "siamo tutti induisti, buddisti, musulmani, atei, cristiani ed ebrei". Già sostenitrici di Barack Obama e Hillary Clinton, Gigi, Bella e loro fratello Anwar sono, come molti americani, figli di immigrati. Infatti la loro madre, Yolanda, è olandese, mentre il padre è musulmano, nato a Nazareth e cresciuto tra Damasco, Tunisia e Grecia prima di trasferirsi a Washington da adolescente. Anche Zayn Malik, il ragazzo di Gigi, è di origine anglo-pakistana. Quindi ha perfettamente senso vedere le due ragazze difendere le loro opinioni ed origini tra la folla del Battery Park. Le due modelle sono solo le ultime voci celebri a manifestare il proprio dissenso verso Trump e negli ultimi giorni in molti hanno sottolineano l'assurdità oltraggiosa della politica del tycoon. Lo hanno fatto dal palco degli Screen Actor Guild Awards Taraji P.Henson (aka la Cookie di Empire) e Emma Watson, ma anche Rihanna che ha scritto su Twitter: "Sono disgustata. Questa notizia è devastante. Stanno rovinando l'America sotto i nostri occhi. Che razza di maiale immorale devi essere per permettere azioni come questa?". Buona domanda. Peccato che manchi un'altrettanto buona risposta. Così non resta che protestare per cercare di ottenere un futuro migliore e più giusto.