Io amo Dente
06 Gennaio 2010
Io amo Dente: "L’amore non è bello" live.
Mettiamo che stiate distrattamente ascoltando l’ennesimo disco consigliatovi da amici e addetti ai lavori e stavolta, a differenza delle altre, alzate un pochetto il volume perché il materiale non è male. Beh, la prima volta che ho ascoltato Dente è successo esattamente questo. Risultato: a mesi di distanza continuo ad amarlo sempre di più e scopro che i suoi misconosciuti lavori passati riescono ad essere ancor più straordinari dell’ultimo.
Quando qualche tempo fa ho letto delle due date in Campania potrete immaginare la mia gioia. Sono andato a Salerno un po’ di settimane fa e, nonostante gli spazi angusti, sono riuscito a piazzarmi in un angolino in prima fila. Confesso che sulle prime il Dente (al secolo Giuseppe Peveri) pareva nascondersi dietro una finta timidezza; insomma più che esserci pareva farci. Non fraintendetemi: tutto il potenziale ascoltato su disco si è rivelato di effettivo valore. Mi è venuto piuttosto da riflettere sulle capacità di creare quel famoso contatto con chi ti ascoltando. Detto questo la performance è scivolata senza grossi colpi di scena ed a fine serata sono anche riuscito a scambiare qualche (demenziale) battuta con lui. Insomma, carino ma non eccezionale. Mi sono quindi deciso ad andare al DuelBeat senza tutto quell’entusiasmo che mi aveva trasportato una settimana prima. L’atmosfera stavolta era però completamente diversa: prime file praticamente stracolme e un bel po’ di macchinette fotografiche tra le mani. Peveri non si è fatto trovare spiazzato ed è riuscito a sfoderare il suo tutto humour (complice un pubblico ben più interessato e partecipe rispetto a quello di una settimana prima) ed instaurare subito quella succitata “alchimia” con la gente giù dal palco.
Non preoccupatevi, non starò a descrivervi il live pezzo dopo pezzo (ho anche io un minimo di buonsenso!). Vi basti sapere che la sua è una vera e propria apologia dell’amore nella sua accezione (anti)romantica e sarcastica . Mettetela così: siete stati mollati, ricordate ancora tutto di lei (o lui, fate voi),era perfetta…Anzi no! Era odiosa! Non aveva difetti, o forse si…Che odio! Dente con le sue canzoni vi rigira il dito nella piaga, rilassandovi con quel piacevole rilascio endorfinico in cui ci si culla quando ritornano alla mente le passate e recenti sofferenze di cuore. Tutto questo senza la minima sdolcinatezza ma, anzi, con sarcasmo ed ironia affilatissimi. Che dire… questo fidentino dalla capigliatura ribelle che si scontra con l’ apparente timidezza ne ha da vendere e( a mio modesto parere) di gavetta ne ha fatta fin troppa dati i mezzi artistici di cui dispone. Voi intanto spero non ve lo siate perso dal vivo…