L'altro NIGO: la carriera musica del founder di BAPE
"I Know Nigo", il nuovo album con Tyler The Creator, Kid Cudi, Pharrell Williams
22 Dicembre 2021
Stando alla definizione di W. David Marx, che ha scritto un libro sul tema, con il termine Ametora ci si riferisce «a un qualcosa di tradizionale Americano. È una definizione nata negli anni ‘80 in Giappone, che faceva inizialmente solo riferimento all’abbigliamento elitario della costa est americana. Una combinazione di Ivy stile e stile inglese. Nel corso degli anni però qualsiasi tipo di abbigliamento prodotto in Giappone da ispirazioni classiche americane diventa Ametora. E quindi anche il surf o lo stile hip hop». È impossibile non associare il termine Ametora a uno dei padri fondatori dello streetwear giapponese (e americano), il numero due, come da nickname che ha poi conquistato il mondo: Nigo.
Gli Stati Uniti e la cultura hip hop influenzano in maniera visceralmente profonda il lavoro di Nigo, che proprio nella rap culture di metà anni ‘90 e prima anni ‘00 trova il terreno perfetto per l’esplosione di BAPE. Da Notorious BIG ai Beastie Boys, passando ovviamente per Kanye West, BAPE ha plasmato l’estetica hip hop fino a diventare “Chanel della mia generazione”, come detto una volta da Virgil Abloh. «Per me, Nigo è stato importante nell’hip hop quanto Pharrell o Slick Rick o Kanye», disse una volta ASAP Rocky a Complex. Un'influenza così grande - e un amore così smisurato - per l’hip hop, da parte di una persona così creativa, non poteva però cerco fermarsi alla sfera estetica. E per questo che NIGO ha cominciato a produrre musica e lavorare come DJ.
NIGO ha da poco annunciato I Know Nigo, il suo nuovo album musicale, che avrà, tra gli altri, i featuring di Tyler The Creator, Kid Cudi, Rocky e ovviamente Pharrell Williams. Una novità di fine anno elettrizzante per tutti i fan del designer - che qualcuno vorrebbe alla guida di Louis Vuitton nel prossimo futuro - per un progetto che promette di interessare mondo della musica e dello streetwear in egual-misura. Ma se si parla di “nuovo” album musicale di NIGO e non di “primo” è perché seppur in maniera meno eclatante, NIGO ha già realizzato non uno ma ben due dischi, oltre ad avere collaborato all’esordio dei Teriyaki Boyz, band hip hop giapponese di cui NIGO era il DJ che nel 2005 ha pubblicato il suo disco d’esordio “Beef or Chicken”, prodotto da Def Jam e con i featuring di Daft Punk, di DJ Shadow e, ovviamente., dei Neptunes. Gli stessi Teriyaki Boyz produrranno l’anno successivo dei brani per la colonna sonora di Need for Speed: Tokyo Drift oltre che un singolo in collaborazione con Kanye West.
Ma neanche quella con i Teriyaki Boyz era stata la prima esperienza musicale di NIGO. A cavallo tra il 1999 e il 2000 infatti, mentre BAPE si faceva largo assumendo il rango di brand di culto, NIGO pubblicò Ape Sounds, un disco che risente di tutte le influenze giovanili di NIGO: dalla tradizione Giapponese, alla passione per venature rock ed elettroniche fino a beat più tradizionalmente hip hop. Recensendo, molto tempo dopo, il disco sul New Yorker, Matthew Trammell scrisse «Ciò che mi ha entusiasmato non sono state solo la sicurezza e l'ambizione del materiale—il punk rag-doll di "Jet Set" o l'ammiccamento alla Beatles di "A Simple Song"—ma quanto la musica di Nigo sembrava preveggente. Le sue tracce "Monster" e "Freediving" quasi anticipano i N.E.R.D. il timido stile pop-rock di "Too Much", che debutterà due anni dopo, e il fuzz solare di "Too Much" preannunciano i toni accesi di Kid Cudi». Nelle uniche due recensioni disponibili online di quel periodo, a cura di Entertainment Weekly e del Guardian, si legge «questo moonlighter dovrebbe lasciare il suo vero lavoro forse» e «è piacevole ascoltare un album i cui esperimenti valgono la pena di essere suonati più e più volte». Nonostante non fosse un disco perfetto - e NIGO non avesse ancora quel rango di superstar che potesse portare alla diffusione del suo lavoro - la sua carriera musicale è tutt’altro che quella di un “tourist” (per utilizzare un'espressione cara al suo amico Virgil Abloh), ma piuttosto quella di un purist. Ape Sound era curato nei minimi dettagli, compresa un cover art e un packaging realizzato dallo stesso NIGO in collaborazione con Futura, utilizzando alcuni richiami e pattern che diventeranno poi icone dei BAPE.
Negli anni NIGO continuerà a produrre musica: l’anno successivo alla release di Ape Sounds rilascerà Shadow of the Ape Sounds con i featuring illustri di Rakim e di GZA del Wu-Tang Clan. Nel 2005 sarà la volta poi di The Returns of the Ape Sounds, un disco dall’estetica più smaccatamente hip hop e che rispecchia a pieno i canoni di quello che, nel frattempo, BAPE era diventato: uno dei più influenti brand della storia dell’hip hop.