Ecco tutto quello che dovete sapere sul live di Beyoncè a Coachella
Queen B. incendia il festival di Indio che diventa #Beychella
16 Aprile 2018
La scorsa notte Beyoncè ha incendiato il Coachella con un live strepitoso, trasformando il festival in #Beychella.
Bellissima e potente, in una serie di outfits firmati Balmain, ha aperto lo show con un look stile Nefertiti cantando Crazy In Love e, uno dopo l’altro, tutte le sue hits più famose, da Single Ladies (Put A Ring On It) a Déjà Vu in un duetto con il marito Jay-Z o a Get Me Bodied con la sorella Solange.
Supportata da una crew di 100 persone, formata da ballerini e band, ha segnato la storia diventando la prima donna afro-americana ad essere headliner della manifestazione e lo ha sottolineato con un omaggio al Black Power tra citazioni a Malcolm X, Chimamanda Ngozi Adichie, Nina Simone, Fela Kuti.
A completare un set strepitoso la reunion delle Destiny's Child.
Ecco tutto quello che dovete sapere sulla notte di Queen B.
Live
Beyoncè sale sul palco come una novella Nefertiti, intona le note di Crazy In Love e, improvvisamente, è chiaro a tutti che stanno per assistere ad una performance strepitosa.
Accompagnata da una crew di 100 elementi tra band e ballerini, Bey batte le mani sulle ginocchia a ritmo di Partition, balla sulle note di Baby Boy, ancheggia con la sorella Solange in Get Me Bodied, ammicca al marito in Déjà Vu e, una dopo l’altra, canta molte delle sue hits, da I Care a Don’t Hurt Yourself, da Formation a Single Ladies (Put A Ring On It), da Diva a Love On Top. Senza dimenticare l’orgoglio Black con la cover di Lilac Wine di Nina Simone o con Lift Every Voice and Sing di James Weldon Johnson, una canzone dell’inizio del Novecento definita “L’inno nazionale degli afroamericani”.
Quando Kelly Rowland e Michelle Williams la raggiungono sul palco riunendo le Destiny's Child il pubblica va in delirio.
“È la notte di Beyoncé” scrive qualcuno, “stiamo assistendo a una pagina di storia” commenta qualcun altro. Hanno ragione entrambi.
Lo scorso anno Beyoncé avrebbe dovuto esibirsi al festival, ma aveva dovuto annullare perché incinta ed era stata sostituita da Lady Gaga, ma, questa volta, l’attesa ha pagato.
The oufits
120 minuti di performance e 5 outfits Bailman custom.
Beyoncè fa il suo trionfale ingresso sul palco vestita come Nefertiti, con un body nero ricoperto di cristalli, abbinato a un mantello ricamato con l’effige della sovrana egiziana, un copricapo importante, un bastone nero con delle decorazioni dorate, calze a rete color carne e scarpe dal tacco vertiginoso.
Dopo uno solo sguardo è chiaro a tutti che è lei la vera regina di Coachella, ma anche del pop.
Cambio di scena e la diva diventa più street con felpa crop top gialla, shorts in denim di Coal N Terry e stivali con frange e cristalli di Christian Louboutin. In perfetta armonia con ballerini e banda musicale.
Lo show si riscalda e anche gli outfits diventano più hot.
Bey sceglie uno stile pseudo-sadomaso tutto in latex nero composto da stivali cuissardes, body attillato e giacca con le maniche a sbuffo. Stessi abiti, ma con un body più semplice decorato con una specie di stemma per il duetto con Jay Z.
Sia durante l’esibizione con Solange, sia per la reunion con le Destiny's Child la pop star opta per un look mimetico e un body monospalla ricoperto di paillettes.
Una curiosita: molti fans hanno notato che, tra una canzone e l’altra, Beyoncè ha avuto il tempo di cambiare lo smalto, una volta grigio e poi total black.
Jay-Z vs Solange
Un set pieno di ospiti per Beyoncè.
Mentre nel front row Rihanna assiste estasiata allo show, sul palco insieme allo star texana si alternano non solo gli altri membri delle Destiny's Child, ma anche i familiari.
Bey si esibisce prima con il marito Jay-Z, dando così un’anticipazione di quello che sarà il loro On the Run Tour 2 che porterà la coppia live in tutto il mondo.
Poi è il turno di Solange. Le due sorelle ancheggiano, fanno twerking e ballano freneticamente mentre cantano Get Me Bodied.
Destiny's Child
La loro ultima performance insieme risaliva al 2013, durante il Super Bowl e la scorsa notte la magia si è ripetuta.
Anche se per pochi minuti le Destiny's Child, lo storico gruppo anni ’90 formato da Beyoncè, Michelle Williams e Kelly Rowland è tornano a far felici i fans, cantando come Say My Name, Soldier e Lose My Breath.
Un perfetto momento nostalgia.
Black Power
“Coachella, grazie per avermi permesso di essere la prima donna nera a fare da performer principale”, ha detto Beyoncé, prima di cantare Run the World (Girls).
È solo uno dei tanti momenti nei quali la star ha sottolineato l’orgoglio Black.
Bey ha eseguito le cover di Lift Every Voice and Sing, una canzone dell’inizio del Novecento spesso definita “L’inno nazionale degli afroamericani”, poi “mash-uppata” con Freedom; Lilac wine di Nina Simone; Zombie di Fela Kuti.
In diverse parti dello show si potevano, inoltre, sentire le parole di Malcolm X e Chimamanda Ngozi Adichie.