
La crisi della nightlife non è colpa della Gen Z
Quando pur di risparmiare si va a dormire prima
22 Febbraio 2025
Sotto Natale i social media sono stati invasi da video dei fuorisede italiani. Certi che una busta di insalata e un pezzo di parmigiano sarebbero bastati al loro sostentamento nei giorni precedenti alle feste - e quindi al ritorno a casa dalle dispense dei genitori - gli studenti documentavano i pasti economici a cui si sottomettevano pur di evitare di fare la spesa. Se è vero che da sempre i giovani universitari fanno fatica ad affrontare le spese di ogni giorno, bisogna dire che negli ultimi tempi il caro vita ha influenzato pesantemente le loro abitudini, tanto da convincerli ad abbandonare la vita notturna. La crisi della nightlife che sta colpendo le discoteche e la cultura del clubbing in fondo è proprio dovuta ai prezzi elevati: forse, se la Gen Z è la generazione più astemia di sempre il motivo è da trovare proprio nei costi dei drink e degli ingressi nei club, nel prezzo degli spostamenti in taxi ma anche nella paura di uscire di notte in centro città. Tanto meglio restare a casa e farsi una tisana.
Secondo una ricerca di Cisl milanese e BiblioLavoro, a Milano le persone sacrificano le spese legate al tempo libero per fare fronte alle spese necessarie per vivere, come le bollette e l’affitto. Come riporta MilanoToday, la scorsa estate il 59% dei milanesi ha rinunciato alle vacanze e il 58% alle cene fuori pur di risparmiare, un dato allarmante che racconta non solo quanto sia insostenibile la vita nelle grandi città italiane ma anche le vere ragioni per cui i giovani non escono più la sera. Ai prezzi elevatissimi di club, drink e cene si aggiungono poi i nuovi decreti sulla sicurezza (in seguito chiamati “ordinanze anti movida”) che in alcune città come Milano ma anche in località turistiche sparse per la costa italiana controllano la vendita e il consumo di alcol la sera. Inoltre, incide sul fenomeno anche la paura di uscire di notte: come abbiamo visto nel nostro report Milano, di cosa hai paura?, il tasso di criminalità è una delle paure più grandi tra i residenti del capoluogo lombardo.
La crisi della nightlife sta coinvolgendo anche altri Paesi: secondo un nuovo studio di Obsurvant, il 68% degli under-30 inglesi afferma di uscire meno per risparmiare, mentre il 53% dice di investire meno denaro nelle uscite rispetto all’anno precedente. Persino nel report del Regno Unito, i fattori che emergono come dominanti sul fenomeno hanno a che fare con il caro vita e con la sicurezza delle strade, con oltre un terzo dei giovani intervistati da Obsurvant che afferma di sentirsi impaurito e a disagio quando esce di notte. Insomma, se fino a poco tempo fa si pensava che la Gen Z non uscisse la sera solo perché ossessionata con il benessere e con la skincare, diventa chiaro che i loro interessi non hanno solo a che fare con la prevenzione delle rughe e il beauty sleep ma anche con il risparmio e la sicurezza personale.