Qual è il futuro del liceo Made in Italy?
Scuole e studenti continuano a essere poco convinti
28 Gennaio 2025
Da qualche giorno gli studenti delle medie possono presentare domanda di iscrizione per le scuole superiori, in vista del prossimo anno. Tra le possibili scelte, per quanto riguarda i licei continua a essere proposto l’indirizzo incentrato sul Made in Italy. Introdotto dal governo di Giorgia Meloni nel 2023, era stato molto pubblicizzato dalla maggioranza fin dalla campagna elettorale, a tal punto che inizialmente si pensava che sarebbe nata una nuova tipologia di istituto, al pari del liceo classico o scientifico. Quello sul Made in Italy, invece, è solo un'ulteriore opzione presente nei licei delle scienze umane a indirizzo “economico sociale”. La differenza sostanziale è che in questo caso sono presenti alcune materie specifiche, legate per l’appunto al made in Italy. Come riportano i comunicati ufficiali del governo, l’obiettivo dell’indirizzo è «promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana». “Scienze giuridiche per il Made in Italy” e “Scienze economiche per il Made in Italy” sono alcune delle materie presenti in sostituzione ad altre, insieme ad esempio a “Storia del design”. La legge che ha introdotto il liceo del Made in Italy ha previsto anche la creazione di una fondazione che dovrebbe fare da ponte tra il mondo scolastico e quello imprenditoriale, promuovendo la collaborazione tra le aziende e gli studenti iscritti a questo indirizzo – con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Eppure, secondo molti esperti di formazione il liceo del Made in Italy non punterebbe tanto a offrire un percorso formativo completo agli studenti, quanto a veicolare una propaganda di parte, oltre a indirizzare precocemente i giovani verso specifici sbocchi lavorativi, tipicamente imprenditoriali – compito che dovrebbe essere piuttosto delle università.
Sono comunque di più degli iscritti al liceo del made in Italy https://t.co/Z3GZl7jLfe
— Yon Yonson (@Yon_Yonson71) December 23, 2024
Il liceo del Made in Italy continua comunque a generare poco entusiasmo, sia tra gli studenti che tra gli istituti scolastici. Lo scorso anno avevano chiesto di attivarlo solo un centinaio di scuole – più o meno una su cinque tra quelle che potevano farlo (cioè circa i 500 licei italiani sulle scienze umane a indirizzo “economico sociale”). La regione dove sono presenti più licei del Made in Italy è la Sicilia, che ne conta 17, seguita dalla Lombardia con 12. Per il prossimo anno scolastico, però, molte scuole hanno rinunciato a questo indirizzo: in Sicilia ad esempio ne sarebbero rimaste solamente due, riporta Repubblica – che parla di «flop». Anche durante l’ultima fase di iscrizioni gli studenti interessati furono pochi – si stima lo 0,1% del totale. Per il liceo del Made in Italy di Crema, ad esempio, fece domanda una sola persona. In questo contesto, quasi tutti gli istituti che avevano promosso l’indirizzo non riuscirono a formare neanche una classe – e gli iscritti finirono al liceo delle scienze umane, che ha comunque un programma molto simile. In molti casi non bastò neanche la deroga del Ministero dell’Istruzione volta ad abbassare il numero minimo di iscritti necessari per una classe, che per il liceo del Made in Italy era passato a 17.
Il liceo del Made in Italy non decolla
@italiavivaufficiale Al Liceo del Made in Italy non vuole andare nessuno. Vi diamo 3 motivi per cui questa è l'ennesima pagliacciata del Governo Meloni. Voi vi iscrivereste? #governomeloni #liceodelmadeinitaly #giorgiameloni #scuola #liceo #meloni #governo suono originale - Italia Viva
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 sarà complicato raggiungere il numero minimo di studenti per formare le classi. Il Ministero dell’Istruzione crede il contrario, ma gli addetti ai lavori – tra cui molti dirigenti scolastici – sostengono che non cambierà pressoché nulla. Gli osservatori non hanno grandi aspettative perché, negli ultimi mesi, non è stata fatta molta promozione su questo indirizzo e le sue opportunità di studio. Durante gli open day, inoltre, l’interesse dimostrato da studenti e famiglie verso tale opzione sembra essere stato piuttosto limitato. In questo contesto, il Ministero dell'Istruzione ha recentemente deciso di posticipare il periodo di iscrizione alle scuole superiori, spostandolo di due settimane più avanti. Ufficialmente, questa scelta è stata motivata dalla volontà di offrire alle famiglie e agli studenti più tempo per decidere, e alle scuole più opportunità per illustrare le proprie proposte formative. Tuttavia, il Ministero dell'Istruzione ha parallelamente diffuso una nota che invitava gli istituti scolastici a promuovere in modo particolare il liceo del Made in Italy, cosa che ha fatto storcere il naso a molte persone. Numerosi osservatori hanno interpretato questa mossa come un tentativo del governo di favorire l'adesione a un progetto scolastico fortemente voluto dalla maggioranza di destra, utilizzando il settore scolastico come strumento di propaganda.