Quali sono stati gli album più belli del 2024?
Le scelte della critica internazionale
28 Dicembre 2024
Le classifiche dei migliori dischi pubblicati negli ultimi dodici mesi, stilate dalle riviste di settore e dai media mainstream, rappresentano l’occasione per analizzare le tendenze della musica contemporanea. Nelle selezioni degli album più belli del 2024 realizzate da testate musicali del calibro di Pitchfork, NME o Crack Magazine, oltre che da quotidiani come il New York Times o il Guardian, emergono diversi titoli interessanti che permettono di farsi un’idea rispetto alle sonorità che hanno definito l’anno appena trascorso. Riuscire a intercettare quali siano davvero i dischi più riusciti degli ultimi dodici mesi rappresenta una pratica molto soggettiva, influenzata da diversi fattori: consultare tali classifiche – al di là dei gusti personali – è però un modo per vedere a cosa presta attenzione in questo momento storico la critica e qual è il genere musicale più apprezzato del momento. Ecco dunque cinque album che compaiono nelle classifiche musicali stilate da media autorevoli attivi a livello internazionale, da quelli più specializzati a quelli generalisti.
Diamond Jubilee di Cindy Lee
Nel 2024 l’album in assoluto più celebrato dalla critica non è stato pubblicato sulle principali piattaforme di streaming musicale (e già questa di per sé è un dato interessante), ma solo su YouTube e sul portale Bandcamp. Si tratta di un disco molto lungo per gli standard del settore: dura più di due ore e conta oltre trenta tracce. Si tratta di Diamond Jubilee del chitarrista canadese Patrick Flegel, membro dei Women, band canadese di rock sperimentale. L’album è stato pubblicato con lo pseudonimo “Cindy Lee”, e a detta della critica rappresenta una delle più sorprendenti uscite degli ultimi anni, soprattutto nella scena della musica indipendente. Prima di Diamond Jubilee, l'alter ego di Patrick Flegel, Cindy Lee, era conosciuto solo da una piccola nicchia di pubblico: per via delle enormi attenzioni e del successo ottenuto l’artista ha deciso di cancellare buona parte del tour e annunciare la conclusione del rispettivo progetto.
Charm di Clairo
Sono diversi anni che la critica è consapevole del talento di Clairo, musicista ventiseienne originaria di Atlanta che con il suo ultimo album Charm ha definitivamente conquistato il grande pubblico anche grazie al successo che hanno ottenuto i suoi brani su TikTok. Clairo ha realizzato il suo terzo disco collaborando con diversi musicisti e produttori della panorama pop, soul ed R&B newyorkese, ispirandosi al soft rock degli anni Settanta.
Night Reign di Arooj Aftab
Arooj Aftab è un’artista cresciuta nella città pakistana di Lahore, nella parte settentrionale del Paese, dove ha approfondito la musica jazz e le sonorità persiane; successivamente ha studiato negli Stati Uniti alla Berklee di Boston, una delle più famose scuole di musica del mondo. La sua carriera è in ascesa da diversi anni: è molto attiva sia come cantante che come compositrice, e la critica la stima da tempo. Dopo il suo terzo album Love in Exile, per il secondo anno di fila ha pubblicato un disco accolto molto bene, Night Reign, che nella classifica di Crack Magazine sui 50 migliori album del 2024 compare al quinto posto.
My Method Actor di Nilüfer Yanya
Nilüfer Yanya aveva già pubblicato un paio di dischi che avevano convinto critica e pubblico – Miss Universe nel 2019 e Painless nel 2022. Quest’anno, la musicista londinese ha fatto uscire My Method Actor, che rispetto alle sue precedenti produzioni è un album ancor più maturo. Il Guardian l’ha messo al sesto posto della sua classifica annuale, definendolo «uno dei dischi con gli arrangiamenti migliori dell’anno». Nilüfer Yanya, che ha origini turche, è da tempo apprezzata per la sua capacità di mescolare in maniera intelligente influenze musicali diverse – passando dal pop al rock, fino al soul.
Brat di Charli XCX
Brat di Charli XCX è stato uno dei dischi pop di maggiore successo del 2024. La sua presenza ai primi posti di molte classifiche annuali era piuttosto prevedibile grazie a una serie di elementi che hanno arricchito la produzione musicale, già di per sé molto valida, e che dimostrano quanto una campagna promozionale intelligente possa ulteriormente spingere in alto un album. L’edizione statunitense di Rolling Stone ha messo Brat al primo posto della sua lista: «Non si è trattato solo della brat-summer; è stato l'intero anno a essere brat», ha scritto. Il merito è anche delle raffinate sonorità hyperpop che Charli XCX ha saputo inserire nell’album, che ha goduto della presenza di due tra i più apprezzati compositori nel panorama della musica elettronica – A.G. Cook e Finn Keane. Inoltre, come scrive Rolling Stone, Brat è stato anche «un progetto in costante crescita, su cui Charli XCX ha continuato a lavorare grazie a tracce bonus e a un album di remix che rivisita le versioni originali dei brani. Proprio quando tutti reclamano gli after, la regina del clubbing chiarisce che il party non è ancora finito».