I piccoli comuni italiani hanno un problema di gioco d’azzardo
Un giro d’affari che rappresenta il 7% del PIL nazionale
02 Gennaio 2025
Secondo la piattaforma Giocoresponsabile.info, il gioco d’azzardo online sta assumendo proporzioni preoccupanti in Italia, diffondendosi anche nei piccoli comuni e rivelandosi un fenomeno dalle implicazioni sociali, economiche e criminali sempre più complesse. La recente pubblicazione della seconda edizione del “Libro Nero dell’azzardo online” ha fornito nuovi dati e approfondimenti che gettano luce su una realtà spesso trascurata: i piccoli centri abitati, dove la bassa densità demografica non sembra costituire un freno alla diffusione di questa problematica. Nel 2023, la raccolta complessiva del gioco d'azzardo in Italia ha raggiunto i 150 miliardi di euro, superando il 7% del PIL nazionale. Di questa cifra, l'azzardo online ha contribuito con 82,08 miliardi di euro, segnando un incremento del 12,3% rispetto al 2022. La raccolta pro capite nel 2023 è stata di 2.996 euro, in aumento rispetto ai 2.731 euro del 2022. Questo fenomeno interessa tutte le fasce d’età e territori, ma le dinamiche nei piccoli comuni italiani meritano un’attenzione particolare. Secondo l'analisi contenuta nel report, i piccoli comuni – definiti come centri abitati con una popolazione compresa tra i 2.000 e i 9.999 abitanti – rappresentano il 41% del totale dei comuni italiani e ospitano circa il 25,5% della popolazione nazionale. Eppure in queste comunità si registra una raccolta da gioco d'azzardo online pari a 17,8 miliardi di euro, ossia quasi il 22% della raccolta complessiva del gioco remoto. Questi dati sottolineano una diffusione del fenomeno anche in aree che potrebbero sembrare marginali rispetto al problema.
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L'analisi rivela che 43 dei 50 comuni con la spesa pro capite più elevata nel gioco d'azzardo hanno meno di 10.000 abitanti. Anguillara Veneta, in provincia di Padova, si distingue con una spesa media di 13.073 euro pro capite, seguita da Calliano (Trento) con 12.749 euro e Moniga del Garda (Brescia) con 11.402 euro. Questi dati, nettamente superiori alla media nazionale, sollevano interrogativi sulle cause locali di tale concentrazione. Ad Anguillara Veneta, per esempio, la raccolta da gioco online è passata da 1,2 milioni di euro nel 2021 a quasi 40 milioni di euro nel 2023. Analoghe anomalie si registrano anche in altre aree del Nord, come Moniga del Garda e Calliano, dimostrando che il fenomeno non è esclusivo delle zone più svantaggiate del Sud. Mentre il Sud Italia è spesso associato a problemi legati al gioco d'azzardo e alla criminalità organizzata, il Nord presenta numeri altrettanto preoccupanti. A Padova, sebbene la spesa media sia una delle più basse del Veneto (960 euro), si trova il comune con la spesa pro capite più alta d’Italia. Allo stesso modo, la provincia di Brescia – in particolare Moniga del Garda – registra cifre significative. Al Sud, località come Palermo e Messina mantengono un forte legame tra gioco e criminalità organizzata, con la malavita che utilizza l'azzardo per il riciclaggio di denaro.Un aspetto interessante riguarda l'intreccio tra turismo e gioco d'azzardo. Località come Capri e Anacapri registrano spese pro capite elevate, rispettivamente superiori a 9.503 e 5.000 euro nel 2023. Questo suggerisce che il flusso turistico possa influire sui volumi di gioco, con parte delle entrate economiche reinvestite nell'azzardo o con giocatori occasionali ad alto profilo che influenzano le statistiche.
Sports betting/gambling is a worse addiction than drugs because its legal, widely marketed/advertised, easily accessible, and in an ultra Capitalistic society money is NEEDED and gambling is the quickest way to make a legitimate come up. And when you win or lose, you chase it!
— Big Train (@Trains_Thoughts) December 16, 2024
La criminalità organizzata ha trovato nel gioco d'azzardo legale, inclusa la sua componente online, uno strumento per il riciclaggio di denaro. Le stime indicano che circa 16-18 miliardi di euro, pari al 20-22% del totale delle giocate online, siano legati a operazioni della malavita. Le aree più colpite includono regioni del Sud come Calabria, Puglia, Sicilia e Campania, ma anche alcune zone del Nord mostrano sovrapposizioni preoccupanti. La crescita del gioco d’azzardo online nei piccoli comuni pone sfide significative per i legislatori e le autorità locali. Sebbene il divieto totale del gioco non sia realistico, è essenziale adottare misure per contenere il fenomeno. Queste potrebbero includere un maggiore monitoraggio dei flussi finanziari, una regolamentazione più stringente sulla pubblicità – recentemente tornata anche sulle maglie delle squadre di calcio – e campagne di sensibilizzazione sui rischi legati alla dipendenza dal gioco.
Un ulteriore passo necessario riguarda la trasparenza sui dati relativi al gioco, attualmente limitata da normative introdotte nel 2019. Queste restrizioni impediscono una visione completa del fenomeno e ostacolano le strategie di prevenzione e intervento. Nonostante le entrate fiscali generate dal settore del gioco, il costo sociale legato alla dipendenza, al riciclaggio e agli effetti sulla salute mentale delle comunità è sempre più evidente. Nel 2023, il volume lordo del giocato ha segnato un aumento del 10,2% rispetto al 2022, con una crescita molto notevole del gioco online rispetto al fisico. Questo trend è particolarmente rilevante tra i giovani, dove l’accessibilità e l’anonimato del gioco a distanza accentuano il problema.