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Perché durante le Feste ci piace il cinema trash?

Fenomenologia dei film di Natale Hallmark

Perché durante le Feste ci piace il cinema trash?  Fenomenologia dei film di Natale Hallmark

Le feste sono il periodo preferito dell’anno dell’Hallmark Channel, che prende il nome concesso in licenza dalla Hallmark Cards Inc., società statunitense specializzata in biglietti di auguri. Lanciato nel 2001, gli ha fatto poi seguito nel 2004 il gemello Hallmark Movies & Mysteries, arrivando al suo apice nel 2014 con il film Christmas Under Wraps, il quale ha raggiunto ben 5,8 milioni di spettatori. La caratteristica principale delle pellicole della rete televisiva americana è la totale assenza di problemi dei protagonisti (se non il dover trovare l’amore), in una cornice particolarmente linda, pinta e sterilizzata in cui tutto segue le regole della commedia romantica nella più classica, pudica e innocua delle maniere - storie a cui, da ottobre a dicembre, si aggiunge anche l’atmosfera natalizia. Non è esagerato credere che per un intero trimestre dell’anno Hallmark Channel si dedichi solamente all’arrivo di Santa Claus: nel solo 2024 sono stati prodotti ben trentadue film che, circa ogni settimana, hanno punteggiato la programmazione del canale, non lasciando scampo agli spettatori della rete il cui calendario dell’avvento è un po’ più affollato degli altri. Eppure, senza battere ciglio, il pubblico ha risposto alla chiamata: secondo Forbes, durante il Ringraziamento, circa 8,4 milioni di persone hanno guardato le nuove uscite del canale, portando il numero totale di spettatori unici della programmazione festiva a 27 milioni. La rete ha guadagnato costantemente pubblico fin dal primo film natalizio, in programmazione il 18 ottobre, passando dal settimo posto tra i canali più popolari nel corso della giornata con 387.000 spettatori di media al terzo tra tutte le reti via cavo (dietro solo a Fox News ed ESPN). 

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Per scoprire il segreto del successo dei film natalizi di Hallmark, che ormai sono atterrati anche su Netflix, occorre immergersi nelle opere. La prima cosa che è possibile constatare mentre si guarda un film Hallmark è la totale mancanza di ansia sulle sorti dei suoi protagonisti. In un’epoca in cui anche il cinema ci ha insegnato che non tutte le favole finiscono con l’happy ending, per le sue protagoniste è un fatto dato per scontato. Protagoniste, sì, perché nonostante la dinamica sia di coppia, l’universo femminile è il centro delle narrazioni di opere le cui riprese durano solo quindici giorni e che hanno a disposizione un micro-budget di meno di un milione di dollari, non facendo chissà quale lavoro di approfondimento sulla psicologia dei personaggi o le motivazioni che li muovono, dovendo portare a casa l’obiettivo sia nel film (trovare l’amore) sia del film (finire di girarlo in breve tempo). L'universo cinematografico di Hallmark è stato contestato più volte nel corso degli anni: per quale motivo, si chiedevano alcune utenti in rete, una donna indipendente dovrebbe cedere alle lusinghe dell’amore e abbandonare i propri sogni? Diciamo che, per quanto la questione sollevata sia inappuntabile, le protagoniste di queste rom-com devono rispettare un canovaccio che funziona da anni, che ha più ritorno rispetto all’investimento iniziale, e che è talmente naïf che difficilmente viene fatto per nuocere qualcuno. Probabilmente una delle ragioni che porta avanti i film Hallmark è il concedere, senza giri di parole, un po’ di romanticismo trash, sebbene strutturato e inserito in un piano industriale come quello televisivo.

@nicholas_flannery But she has a report due! How ever will she finish it. I always feel these movies not to subtly hint that their mother is somehow mrs claus too lmao #hallmarkmovies #lifetimemovies #holidaymovies #christmasmovies #soapopera original sound - Nicholas Flannery

Come un generatore automatico di storie sentimentali, ciò che serve per una rom-com Hallmark è, prima di tutto, una forte ambientazione, dalle gare di cani da slitta agli improbabili corsi militari, passando per versioni soft ed edulcorate de Il codice da Vinci. Che sia lo sport o il mondo dei film natalizi stesso, il setting dei prodotti Hallmark vuole che il suo set richiami unacerta personalità. Chissà se è per ovviare all’aspetto sempre uguale e da catalogo di abbigliamento all’ingrosso dei suoi protagonisti, anche dei più noti, tutti illuminati al punto da spianare e uniformare i volti, talvolta rendendoli identici tra loro.  Del contorno, poi, c’è un’altra particolarità. Non solo tra i protagonisti-prossimi-innamorati c'è sempre una leggera antipatia, ma coloro che hanno intorno devono fare il tifo per loro. L’amore è un germe che nelle opere Hallmark si diffonde come un virus e vive di sequenze in cui basta qualche fraintendimento per mettere un po’ di pepe alla vicenda, in modo che lo spettatore sappia esattamente come andrà a finire. Anche la completa prevedibilità dei film fa parte del segreto del successo del canale Hallmark: sapendo già l'intero andamento del racconto a inizio film, ci si può distrarre, controllare le notifiche sul cellulare e sonnecchiare un po’ - un modo efficace per staccare la testa e riposarsi durante le vacanze natalizie. 

Nonostante Hallmark Channel abbia nelle proprie mani l’egemonia del genere, deve stare attenta a quei titoli che vogliono far loro concorrenza diretta in una maniera talmente spudorata da poter funzionare come trama per uno dei loro prossimi film. Di chi parliamo, quindi, se non di alcuni titoli del 2024 di Netflix che sembrano essere i fratelli in streaming dei prodotti Hallmark: Our Little Secret, The Merry Gentlemen e Hot Frosty - Una magia di NataleOur Little Secret, tra l'altro, sta proseguendo con il revival della carriera di Lindsay Lohan, che ha deciso di candidarsi alla versione cinematografica di Mariah Carrey diventando un brand che funziona soprattutto nel periodo delle feste. Al momento l’attrice conta un altro film di Natale del 2022, Falling for Christmas, mentre sempre del 2024 a vederla protagonista è anche la rom-com - non natalizia, ma comunque stile Hallmark - Irish Wish - Solo un desiderio

A spiccare ancor di più in questa lotta al territorio di Babbo Natale è la versione sexy intrapresa dalla piattaforma, che ha voluto virare sui bollenti spiriti per sciogliere la neve nel cuore delle protagoniste. In The Merry Gentlemen, il personaggio interpretato da Britt Robertson decide di organizzare un varietà al maschile (simil spogliarello, diciamo) per salvare l’attività di famiglia - altro argomento ricorrente, tra l’altro, giusto perché alla fine possa avvenire qualche miracolo di Natale. È però con Hot Frosty - Una magia di Natale che Netflix imita con novizia di particolari le produzioni Hallmark. Intanto ruba la loro eroina, Lacey Chabert, nota ai più per Mean Girls e con cui la piattaforma non manca di scherzare con un riferimento diretto alla loro star Lohan («Assomiglia ad una ragazza con cui andavo al liceo», dice mentre in tv passa proprio Falling for Christmas). La fa innamorare di un pupazzo di neve fisicato, diventato un uomo vero risicato - per mantenere la svolta “hot” del titolo - che tutti spingono tra le sue braccia. E, per non farsi mancare nulla, utilizzano addirittura lo stesso montaggio con le sequenze che sfumano sul nero, come se aspettassero ancora l’arrivo di qualche spot pubblicitario tra una scena e l’altra. 

Ancora un’altra volta, dunque, le capacità di intendere e di volere di chi osserva questa tipologia di film romantici di Natale possono concedersi di rasentare lo 0,01% del proprio funzionamento, facendo staccare la spina dalla caoticità delle dating app di oggi o delle relazioni stratificate e complesse dei libri Sally Rooney. Per far credere che, qualche volta, l’amore può essere così: facile. Certo, per poterselo permettere bisogna essere di bell’aspetto, con una buona famiglia, con un lavoro che solitamente si ama e comprende o dei biscotti o dei fiori o degli animali carini, oltre ad avere nell’armadio dei maglioni sempre matchati con i propri parenti. E, perché no, avere un patrimonio pari ai proprietari del marchio Hallmark. Ma insomma, che ci vuole.