Perchè i mezzi pubblici di Milano sono messi così male?
Lo studio di MilanoToday in collaborazione con il Politecnico ci spiega le cause dei lunghissimi ritardi di ATM
18 Dicembre 2024
Il 2024 non è stato l’anno dei trasporti pubblici milanesi. Tra scioperi frequenti, l’apertura posticipata della M4 e tempi di attesa sempre più lunghi per le linee di superficie, i cittadini hanno iniziato a lamentare la qualità dei servizi fornito da ATM. Un recente report pubblicato da MilanoToday in collaborazione con il Politecnico di Milano ha messo in luce il grave peggioramento della frequenza delle corse di bus, filobus e tram. Nell’orario di punta dello scorso martedì, ad esempio, molti cittadini hanno atteso la linea 90 per oltre venti minuti, un ritardo inaccettabile in una fascia oraria cruciale per studenti e lavoratori. Secondo il report, la radice del problema è la cronica mancanza di conducenti. ATM ha stimato che sarebbero necessari almeno 350 lavoratori in più per coprire adeguatamente il servizio. Nonostante gli sforzi per incrementare il numero di assunzioni, le difficoltà restano. La retribuzione iniziale, che si aggira intorno ai 1.300 euro, è considerata insufficiente per sostenere il costo della vita a Milano, dove gli affitti continuano a crescere. A titolo di confronto, a Barcellona un conducente guadagna almeno 2.000 euro al mese.
l’organizzazione dei mezzi a milano è indecente, metro che chiude alle una, tram e bus che passano ogni mezz’ora, taxi introvabili… ho avuto fortuna ma essendo una ragazza da sola ho avuto paura per questa situazione, non è normale
— Mavi heard coney island (@mavipilli) July 14, 2024
Oltre alla questione salariale, i turni di lavoro si rivelano estremamente impegnativi: una giornata lavorativa per un conducente può arrivare a durare fino a 10 ore, spesso spezzettate nell’arco della giornata, rendendo complicato conciliare vita privata e lavoro. A settembre, ATM ha avviato un confronto con i sindacati, distribuendo un questionario ai dipendenti per raccogliere suggerimenti su come migliorare l’organizzazione dei turni. Parallelamente, l’azienda ha proposto incentivi come corsi di guida gratuiti, alloggi a prezzi calmierati e premi per ritardare il pensionamento. Secondo ATM, alcuni risultati iniziano a vedersi: su circa 3mila candidati, 400 sono già stati avviati al percorso di assunzione e potrebbero entrare in servizio entro il primo trimestre del 2025. Tuttavia, il malcontento tra i cittadini cresce. L’inaccessibilità dei trasporti pubblici sta preannunciando un ritorno all’automobile: avevamo già visto il mese scorso che data l’elevata richiesta di corse (sopratutto negli orari serali) a Milano è arrivato il primo servizio di vanpooling con Wayla. Seppure le navette di Wayla siano elettriche, l’aumento di autovetture in giro per la città mette in risalto l’inquinamento dell’aria a Milano, che già nel 2024 ha superato i limiti prestabiliti di polveri sottili.
La problematica dei trasporti ha unito così tanto i cittadini milanesi che è stato creato un gruppo Facebook chiamato “AspettaMI”, dove ogni giorno gli utenti documentano i ritardi delle linee e i disagi causati. Sul gruppo si tende a sdrammatizzare la situazione, dato che nonostante i continui lamenti la qualità dei servizi ATM continua a peggiorare. Oltre alle criticità sulle linee di superficie, anche le metropolitane hanno registrato un aumento di guasti, molti dei quali non ancora risolti. Tra i problemi più gravi ci sono i malfunzionamenti agli ascensori, che rendono le stazioni inaccessibili alle persone con disabilità, e le porte automatiche della nuova linea M4, che hanno già causato incidenti. Il nodo centrale delle critiche è il fatto che ATM, pur essendo un servizio finanziato dai cittadini tramite biglietti e abbonamenti, sembra non solo non garantire standard adeguati agli utenti, ma nemmeno ai propri dipendenti. I ripetuti scioperi sono la manifestazione di un disagio sempre più diffuso. Come sottolineato da La Repubblica, la situazione dei conducenti riflette chiaramente una crisi: turni estenuanti, retribuzioni basse e una gestione che non riesce a rispondere alle esigenze di una città in continua crescita. Nel paper Milano di cosa hai paura? di nss magazine, il 30,8% degli intervistati ha indicato la necessità di un potenziamento dei mezzi pubblici per garantire maggiore sicurezza, specialmente nelle ore notturne. Nonostante alcune indiscrezioni sembrino indicare che il Comune e ATM si stiano già impegnando nello sviluppo della linea M6, sarebbe forse più opportuno concentrarsi sul miglioramento delle linee già esistenti, evitando di mettere troppa carne al fuoco.