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Cosa è successo a Tony Effe?

La polemica del Capodanno di Roma

Cosa è successo a Tony Effe?  La polemica del Capodanno di Roma

Negli ultimi giorni ha fatto discutere il caso che vede coinvolti Tony Effe e il Comune di Roma.  Qualche giorno fa il trapper era stato invitato dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, come big della serata che si terrà al Circo Massimo per festeggiare l’arrivo del 2025. Assieme a Tony Effe, l'Assessore ai grandi eventi Alessandro Onorato aveva annunciato anche la presenza di Mahmood e Mara Sattei, tre «super ospiti» invitati per «garantire gli artisti del momento a tante ragazze e ragazzi che, a prescindere da quanti soldi hanno in tasca, potranno vivere questo grande momento di festa al Circo Massimo», come si legge in una sua dichiarazione riportata da Today. Durante il weekend è arrivato però il dietrofront del sindaco Gualtieri su Tony Effe. Prima la richiesta, abbastanza assurda, al trapper di declinare l’invito, poi la decisione di annullare la sua performance. «Nel momento in cui è risultato evidente che quella scelta avrebbe diviso la città e urtato la sensibilità di tanti, abbiamo ritenuto opportuno chiedere un passo indietro perché per noi il concerto di Capodanno deve unire e non dividere la città» ha condiviso Gualtieri secondo quanto riportato da Adnkronos

Ma che polemica è nata dopo l’annuncio della presenza del rapper al concerto romano di Capodanno? A contestare la performance di Tony Effe sono stati diversi schieramenti politici, da una fazione del Partito Democratico a Fratelli d’Italia passando per Azione e Noi Moderati ma non solo: si è opposta anche l'associazione Differenza Donna che ha definito «una scelta scellerata organizzare un concerto - dove il target saranno le ragazze e i ragazzi - nel quale sarà tra i protagonisti un cantante come Tony Effe, autore di testi sessisti, misogini e violenti» si legge su Ansa. Nonostante fosse stato il contenuto dei testi di Tony Effe ad aver sollevato un polverone, una volta ritirato l’invito la polemica non si è placata. Dopo il cambio di direzione di Gualtieri, a insorgere sono stati i difensori del diritto d’espressione. In un articolo di fanpage, la scrittrice femminista Giulia Blasi spiega in cinque punti perché sarebbe un errore censurare Tony Effe: «L’arte deve essere libera da ogni considerazione morale» afferma sostenendo che il cantante, facendo arte, ha il diritto di essere anche ripetitivo, schifoso e noioso. Censurarlo per misoginia e sessismo, scrive Blasi, vorrebbe dire oscurare «il problema perché non abbiamo gli strumenti per affrontarlo. [...]  Il braghettonismo non è educativo: è paternalista». 

Una storia simile era già successa esattamente un anno fa, con protagonisti Emis Killa e il comune di Ladispoli. Il sindaco Alessandro Grando aveva invitato il rapper di Vimercate al concerto di fine anno del paese, salvo poi annullare l’esibizione dopo che erano state sollevate critiche simili a quelle mosse in questi giorni. Curioso che entrambi i rapper saranno in gara al Festival di Sanremo 2025 e ancora più curioso il fatto che nessuno abbia protestato per la scelta artistica di Carlo Conti. Intanto, c’è chi festeggia la scelta di Gualtieri, come il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone che dice ad Adnkronos che «[è] un bene il fatto che sia saltata la partecipazione di Tony Effe». Secondo quanto riportato da Roma Today, dal parco divertimenti Cineccittà World fanno sapere che per la loro festa di fine anno le porte sono aperte al trapper «in nome della libertà d’espressione» e specificano che il ricavato della serata sarà in parte devoluto «verso associazioni che supportano le donne vittime di violenza». 

@tonyeffebaby777

TUTTE PASSANO DA TONY EFFE

MULAN - ANNA & Tony Effe

Tony Effe, dal canto suo, inizialmente non ha replicato alla scelta del Comune di Roma. L'unico commento alla questione è stato condiviso attraverso Instagram con una storia risalente a quando le acque iniziavano appena essere agitate: il trapper ha detto di essere «onorato di cantare al Circo Massimo [e di] ringraziare il comune per questa opportunità». Tony Effe ha colto l'occasione per sottolineare quanto ami e rispetti «tutte le donne» per poi chiudere con «Roma ci vediamo a Capodanno». Ieri, invece, Roma Today ha riportato che per il management di Tony Effe, Pegaso,  la decisione di Gualtieri ha provocato un «evidente danno di immagine» al trapper, «avendo peraltro appreso quanto stava accadendo solamente dai titoli di giornale. Pegaso, pur riservandosi ogni ulteriore riflessione, aggiunge come sia innegabile che questa vicenda abbia esposto Tony Effe a una forte pressione mediatica, rischiando di compromettere l’immagine e la carriera di uno degli artisti più rilevanti di questo 2024, trattandosi di un artista che, con la sua musica, è stato un forte motivo di aggregazione per tanti giovani che abbiamo incontrato nel corso di quest'anno».