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Anche voi siete stati vittima di snackfishing?

Dalle Pringles al cioccolato al Ketchup trasparente, gli snack più assurdi di internet

Anche voi siete stati vittima di snackfishing?  Dalle Pringles al cioccolato al Ketchup trasparente, gli snack più assurdi di internet

Sappiamo tutti cosa vuol dire catfishing, ossia l’atto di venire imbrogliati online da una persona che si finge tutt’altro, ma negli ultimi mesi internet ha dato vita a un nuovo fenomeno: lo snackfishing. Iniziato nel novembre del 2023, quando un giovane australiano ha convinto migliaia di inglesi (il contenuto su Instagram ha raggiunto 113 milioni di visualizzazioni) dell’esistenza del Ketchup Heinz trasparente, lo snackfishing continua a mietere vittime sui principali social media. Attraverso l’uso di un filtro in grado di modificare il suo accento, gel per capelli e una bottiglia di salsa vuota, il creator di nome Benji ha mostrato al pubblico il primo “Ketchup Trasparente” spingendo centinaia di consumatori inglesi a contattare l’azienda Heinz per domandare dove trovare il fatidico condimento. Da quel momento in poi, le invenzioni di Benji non si sono fermate: gli ultimi video mostrano l’utente raccogliere dagli scaffali dei principali supermercati del Regno Unito prelibatezze come le Pringles ricoperte di cioccolato, al gusto di MilkyBar, Nutella al limone e al lampone e ancora Kinder Bueno al pistacchio e maionese al cioccolato. Che questi alimenti siano buoni o meno non ci è dato saperlo. Di certo, continuano a interessare il pubblico di internet, avendo portato la pagina TikTok UK Snack Attack ad accumulare oltre 150mila follower per più di 9milioni di like. 

In un’intervista con Wired, Benji (che non ha voluto condividere il proprio cognome) ha raccontato che tutto è cominciato nel 2019, quando lui e i suoi amici importavano bevande dal sapore particolare per recensirle. Quando è cominciato il lockdown, ha raccontato il creator, ha dovuto trovare un modo alternativo per scoprire nuovi sapori: inventarli. Con l’aiuto di Photoshop e di una stampante, era possibile realizzare qualsiasi snack la sua mente potesse immaginare - caramelle Haribo al sapore dei cetriolini incluse. Dopo essere stato contattato da diverse aziende che gli hanno chiesto di smettere di usare il loro nome impropriamente (e che venivano tartassate di e-mail e di telefonate da consumatori curiosi), Benji ha dovuto cominciare a precisare nei propri post che il cibo figurato non era reale.

@uksnackattack

All I want is Green Slime Ketchup! Shame its a Snackfish and not real!

All I Want For Christmas Is You - Mariah Carey

Mentre il suo account continua ad attirare l’attenzione di follower dal palato decisamente “ricercato”, il fenomeno dello snackfishing solleva una questione importante circa il futuro di internet e la veridicità dei contenuti che consumiamo online. Con il miglioramento di strumenti come Photoshop e l’AI, è diventato pressoché impossibile distinguere un’immagine reale da una fittizia, così come uno snack autentico da uno farlocco. Per rassicurare i propri utenti, alcuni social media hanno implementato nuovi strumenti di verifica: X (ex Twitter) usa le Community Note per permettere agli utenti di smentire le notizie false, mentre su Instagram certi contenuti vengono segnalati automaticamente come “creati con l’AI”. C’è da dire, però, che c’è una bella differenza tra il fenomeno dei deep fake - che mettono a rischio la salute mentale delle celebrity e minacciano la politica internazionale - e lo snackfishing simpatico di Benji. Sarebbe davvero difficile credere a una bottiglia di Ketchup blu che dichiara l’inizio della Terza Guerra Mondiale.