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Il prossimo trend social sarà spegnere il telefono?

L’epidemia della solitudine tra i giovani dimostra che i social media non hanno mai aiutato a fare amicizia

Il prossimo trend social sarà spegnere il telefono?  L’epidemia della solitudine tra i giovani dimostra che i social media non hanno mai aiutato a fare amicizia

L’arrivo dei social media ha cambiato radicalmente la maniera in cui stringiamo rapporti. Che siano durature o meno, dettate dall’amore o dalla voglia di accrescere la propria popolarità tramite quella degli altri (gli inglesi lo chiamano clout), le relazioni di oggi sono ben diverse da quelle di una volta. Ma se è ormai normale parlare di app di incontri e di appuntamenti organizzati nei DM, l’iper-connettività contemporanea nasconde tristi, paradossali verità. Si chiama epidemia della solitudine, il fenomeno che sta stravolgendo le vite della Gen Z: secondo una recente ricerca di Gallup, mentre generalmente 1 su 5 persone dice di sentirsi sola, tra gli under-18 il dato coinvolge l’80% della popolazione mondiale. Il 22% dice di non avere veri amici. Di fronte a questi dati viene da chiedersi a cosa siano serviti, veramente, social media come Facebook e dating app come Hinge. Se la Gen Z, cresciuta con il telefono in mano, è coincidentalmente anche la generazione più sola al mondo, perché continuiamo a credere che una connessione a internet e tanti follower siano tutto ciò che basta per nutrire il nostro innato bisogno di socialità? 

In tutto il monod, diverse start-up e aziende di eventi hanno già capito che il futuro dei social media è la dis-connessione. La scorsa primavera, in occasione della Design Week di Mlano, Heineken e Bodega hanno collaborato all’Offline Party, un evento di clubbing in cui i telefoni erano vietati. Per elevare l’esperienza offline offerta, durante la serata Heineken e Bodega hanno lanciato una serie limitata di "dumb phone”, telefoni progettati come quelli di una volta, ossia senza app né internet, progettati per riportare l'attenzione alle connessioni reali e all'esperienza offline. Nell’ultimo anno, a dare valore alle attività live è stata anche Yondr, azienda che collabora con club, scuole e stadi per supportare momenti phone-free attraverso l’uso di una speciale tasca isolante, utilizzata anche in concerti di grande portata come nel caso di artisti del calibro di Bob Dylan, Adele e Madonna. Nella moda, il trend è stato raccolto da maison di alto lusso come The Row, con le founder Ashley e Mary-Kate Olsen che hanno vietato l’utilizzo dei telefoni durante gli show del brand alle ultime due Paris Fashion Week. Nonostante non fosse stato possibile documentare la sfilata online, in entrambe le occasioni l’evento ha suscitato un buon livello di engagement sui social, sia grazie all’hype già conquistato dalla firma che grazie ai giornalisti e alle pagine che hanno provato, senza video né immagini, a raccontare ciò a cui avevano assistito. 

@_narantsetseg This is your sign to delete social media There’s so much power in privacy. #deletesocialmedia #deinfluencing #socialmediadetox original sound - Naraa

Oltre la moda e l’intrattenimento, la voglia di staccarsi dal Wi-Fi sta pervadendo anche la vita normale. Nel Regno Unito, una ricerca del National Lottery Community Fund ha rivelato che il numero di persone che vogliono partecipare a eventi di volontariato è in crescita, con la metà degli adulti inglesi che si dicono pronti a prendere parte ad attività benevole nel 2024. Tra i giovani, poi, cresce l’interesse per il vinile e l’analogico, un fenomeno dettato sia dalla necessità di esperienze di alta qualità, come potrebbe essere ascoltare la propria canzone preferita su un giradischi piuttosto che sul telefono, che dal legame che le nuove generazioni provano per epoche che non hanno mai vissuto. Il nome che è stato dato alla nostalgia che si prova per un periodo che non abbiamo vissuto si chiama “anemoia”, un sentimento che ha contribuito ampiamente al ritorno di vecchie estetiche come il y2K e il Dark Academia, ma anche alla fascinazione che i giovani provano per i momenti offline. Tanto che le ultime ricerche di Ofcom e di Statista dimostrano che sempre più giovani inglesi e statunitensi stanno abbandonando dating app affermate come Tinder, Hinge e Bumble. Quest’ultima, forse per risanare l’emorragia, ha iniziato a organizzare eventi di incontro dal vivo come tornei di tennis e lezioni di cucina. Insomma: forse la Gen Z ha davvero imparato la lezione, e nel 2025 sarà pronta a lasciare il telefono in tasca durante i momenti più emozionanti della propria vita.